Inizio scuola, per il M5S e il Pd la Dad è più lontana. Fratelli d’Italia però attacca: “Da Draghi solo pannicello caldo. Serve terapia d’urto”

WhatsApp
Telegram

Tornano a scuola oltre 4 milioni di studenti e dopo le parole di incoraggiamento del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, anche dal mondo della politica arrivano i primi commenti su questo inizio scuola. Commenti alcuni dello stesso segno, altri di segno opposto.

Per il Movimento Cinque Stelle il peggio sarebbe alle spalle: “L’emozione del primo giorno di scuola non ha eguali nella vita. Ma tornare in classe sapendo che il fantasma della didattica a distanza è finalmente più lontano rende l’emozione di quest’anno ancora più straordinaria. Studenti e studentesse di tutta Italia: godetene appieno e vivete quest’anno con tutta l’energia e l’entusiasmo che potete!”, dichiarano le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

Sin dall’inizio della pandemia, il nostro impegno per mantenere le porte delle scuole il più possibile aperte non si è mai fermato. È stato fatto tanto e tanto continueremo a fare per guardare sempre più serenamente, con voi, il domani. In bocca al lupo per questa nuova bellissima avventura” concludono.

Dello stesso tenore anche il commento del segretario del partito democratico Enrico Letta: “Un grande in bocca al lupo alle ragazze e ai ragazzi per il rientro a scuola oggi. E la promessa del massimo impegno; dobbiamo fare tutto il possibile e anche di più perché l’anno continui fino alla fine in presenza, in classe“, scrive il capo dei dem su twitter.

Chi invece non si sente tranquillo per questo ritorno in classe è Fratelli d’Italia, che con le deputate Ella Bucalo e Paola Frassinetti attaccano il Governo: “Oggi 4 milioni di studenti tornano a scuola ma docenti e personale scolastico al suono della campanella troveranno ancora tanto di irrisolto. Il ministero si arrampica sugli specchi, incapace di trovare una soluzione alle piaghe endemiche della scuola italiana, ultima in Europa per le spese ad essa destinate. Il governo Draghi applica un pannicello caldo per curarla ma non spende per una terapia d’urto che la guarisca: precariato, classi pollaio, vecchi plessi che andrebbero demoliti e ricostruiti piu’ che ristrutturati. Ma non si fa neanche questo”.

Ma non solo: le parlamentari del partito di opposizione guidato da Giorgia Meloni, puntano il dito ancora su altri temi: “aggiungiamo i cambiamenti imposti dall’emergenza Covid che è sale sulle ferite. Fratelli d’Italia chiede al governo attenzione, impegno, salvaguardia del valore primario della istruzione ma anche della salute di chi la frequenta“.

Scoprire di una circolare emanata dal ministro Speranza che raccomanda ai dirigenti scolastici di non distribuire a dipendenti e studenti le mascherine ricevute e ‘quarantenarle’, perché – a detta della stampa italiana- questi presidi si sono rivelati insicuri, mostra tutta l’inefficienza di un governo che a quasi 2 anni dall’inizio pandemia è ancora fermo all’Abc della messa in sicurezza“, concludono Bucalo e Frassinetti.

Gli studenti tornano oggi a scuola in una situazione che è ancora in bilico. Evitare un nuovo anno di didattica a distanza è un imperativo assoluto ma è anche una sfida che potremo vincere solo con uno sforzo comune su diversi fronti. La vaccinazione di tutti è l’arma più efficace di cui disponiamo e il ricorso al Green Pass obbligatorio era un passo necessario nelle scuole, come lo sarà nei luoghi di lavoro. Ma la vaccinazione da sola non basta“, afferma la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris.

Bisogna infatti – prosegue la presidente De Petris – lanciare subito un grande campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a genitori e studenti per garantire anche il rispetto delle regole di sicurezza soprattutto nei contatti con le persone più fragili per condizioni di salute o per età. Solo sommando campagna di vaccinazione e coinvolgimento diretto dei ragazzi, oltre che dei genitori, riusciremo a vincere questa sfida fondamentale non solo per i giovani ma per l’intero Paese“.

In mattinata il Ministro Bianchi  aveva salutato con felicità il rientro in classe degli studenti: “Care ragazze e cari ragazzi – scrive il Ministro – per molti di voi oggi è il primo giorno di scuola. Ringrazio voi, le vostre famiglie per la pazienza, la comunità scolastica che in questi mesi ha lavorato duramente per farvi tornare in sicurezza in presenza. Comincia un nuovo anno scolastico, è una ripartenza”.

Ora lavoriamo insieme sulla nuova scuola, quella che costruiamo insieme oltre l’emergenza. Buon inizio anno scolastico 2021-2022“, conclude Bianchi.

Inizio scuola, si parte! In 10 regioni si torna in classe: dai test salivari al green pass, tutti i dubbi del nuovo anno

WhatsApp
Telegram

Nuovi ambienti di apprendimento immersivi per le didattiche innovative proposti da MNEMOSINE – Ente riconosciuto dal Ministero Istruzione