Presa di servizio 2 settembre, Pacifico (Anief): “Oltre il 25% delle cattedre sarà assegnato a supplenti. I numeri dimostrano il fallimento del sistema”

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Un nuovo anno scolastico ha inizio, ma l’entusiasmo per il ritorno in classe è offuscato da un’ombra sempre più ingombrante: la precarietà del personale docente.

Secondo le stime di Anief, il sindacato guidato da Marcello Pacifico, quest’anno si supererà il 25% di cattedre assegnate a supplenti, un dato allarmante che evidenzia la fragilità del sistema scolastico italiano.

La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente entro dicembre, quando circa 19.000 supplenti saranno costretti a lasciare il posto ai vincitori dei concorsi. Considerando anche gli spezzoni di cattedra e i docenti assenti per vari motivi, si arriverà alla percentuale record del 28% di posti assegnati a docenti precari, un dato quasi raddoppiato rispetto al 2015-2016.

“I numeri non mentono”, afferma Marcello Pacifico, “e dimostrano il fallimento di un sistema di reclutamento basato quasi esclusivamente sui concorsi”. Anief denuncia una situazione insostenibile, che mina la continuità didattica e penalizza studenti e docenti.

Per il sindacato è necessario un cambio di rotta immediato, con l’introduzione di un doppio canale di reclutamento che preveda l’assunzione diretta da graduatorie e la stabilizzazione dei precari con almeno 36 mesi di servizio.

Anief, dopo aver sollevato la questione inascoltata al Parlamento, ha deciso di appellarsi all’Unione Europea, denunciando un possibile abuso dei contratti a termine. L’obiettivo è far luce su una situazione che contrasta con le direttive europee sulla stabilizzazione dei lavoratori precari.

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