Inizio scuola 2024, la polemica di Galiano: “Un insegnante in ruolo costa allo Stato molto più di un precario, ecco perché non si assumono anche se ci sono i posti”
Il docente e scrittore, Enrico Galiano ha pubblicato un post su Facebook in cui denuncia la crisi della scuola e la mancanza di insegnanti. Secondo Galiano, ci sono 62.560 cattedre scoperte in Italia, ma solo 45.000 assunzioni previste, il che significa che un terzo delle cattedre resterà vuoto.
Galiano sottolinea che la mancanza di insegnanti non è solo un problema per gli studenti, ma anche per gli insegnanti stessi, che sono costretti a lavorare in condizioni precarie e senza la sicurezza di un contratto di lavoro stabile. “Un insegnante in ruolo costa allo Stato molto più di un precario”, scrive Galiano, “ecco perché non si assumono insegnanti, nemmeno se ci sono i posti, nemmeno se hanno titoli, esperienza, capacità”.
Galiano critica anche la politica, che secondo lui non si preoccupa della scuola e degli studenti, ma solo degli elettori di oggi. “Un grande politico pensa agli elettori di domani, un pessimo politico a quelli di oggi”, scrive. “La scuola è fatta dagli elettori di domani, e io di grandi politici qui non ne vedo molti”.
Il post di Galiano ha suscitato un grande dibattito sui social media, con molti utenti che hanno condiviso la sua denuncia e hanno espresso la loro preoccupazione per la scuola italiana. Alcuni hanno anche criticato la politic, accusandola di non fare abbastanza per risolvere la crisi della scuola.