Inizio scuola 2024-25, al via un nuovo anno per presidi, docenti e ATA: dal calendario alle nuove regole, ecco cosa cambia. Tutte le info utili

WhatsApp
Telegram

Oggi, lunedì 2 settembre, inizia un nuovo anno scolastico per il personale (docenti, ATA e presidi). L’anno scolastico 2024/25 si apre all’insegna dell’incertezza e delle sfide per il sistema scolastico. Tra pochi giorni, a partire da Bolzano e Trento, milioni di studenti torneranno sui banchi di scuola, ma le incognite su organici, presidi e supplenti gettano un’ombra sul regolare avvio delle lezioni.

Emergenza supplenti e carenza di dirigenti scolastici

Il nodo principale riguarda la carenza di docenti, con la previsione di superare il record di 250mila supplenti, a fronte di soli 45.924 posti assegnati tramite concorso. La decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di destinare parte dei fondi al secondo concorso Pnrr, previsto per ottobre, non fa che alimentare l’incertezza, lasciando scoperte numerose cattedre.

A questo si aggiunge l’incognita presidi, con la sospensione del concorso per 519 dirigenti scolastici in attesa della pronuncia del Tar Lazio. Un’eventuale conferma del blocco rischierebbe di far schizzare il numero di reggenze a oltre 800, aggravando una situazione già critica.

Il calendario

Le lezioni, invece, cominceranno a partire dal 5 settembre con Bolzano, seguita a ruota da Trento il 9 settembre. L’11 settembre sarà la volta di Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto, mentre il 12 settembre toccherà a Campania, Lombardia, Sardegna e Sicilia. Infine, il 16 settembre, tutte le altre regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana) daranno il via al nuovo anno scolastico.

Naturalmente, non mancheranno le tanto attese vacanze: il primo novembre per Ognissanti, l’8 dicembre per l’Immacolata, dal 23 dicembre al 6 gennaio per le festività natalizie, dal 17 al 21 aprile per Pasqua, il 25 aprile per la Festa della Liberazione, il primo maggio per la Festa del Lavoro e il 2 giugno per la Festa della Repubblica.

La fine della scuola, per la gioia di studenti grandi e piccoli, varierà leggermente da regione a regione, con la maggior parte degli istituti che chiuderà i battenti il 7 giugno. Fanno eccezione l’Emilia Romagna (6 giugno), Liguria, Toscana e Valle d’Aosta (10 giugno) e il Trentino (12 giugno).

Le novità

L’anno scolastico 2024/25 porterà con sé anche una serie di novità. Alcune modifiche alle regole sono già state approvate definitivamente, mentre altre, come quelle sul voto in condotta, attendono ancora il via libera finale del Parlamento, previsto a breve.

Tra le novità più significative, il divieto di utilizzare lo smartphone in classe, anche a scopo didattico, per tutti gli studenti fino alla scuola media, a eccezione di casi particolari come disabilità o disturbi dell’apprendimento. Arrivano poi i docenti tutor e orientatori anche alle scuole medie, dopo il debutto dello scorso anno nei licei e negli istituti professionali.

Ancora in fase di approvazione definitiva la riforma del voto in condotta, che prevede per le scuole superiori un esame di recupero in educazione civica per chi ottiene un voto pari a 6, equivalente a un debito formativo. Con un voto in condotta pari a 5, invece, si sarà rimandati.

Strettamente legate al voto in condotta e alla lotta al bullismo sono le nuove regole sulle sospensioni. Per periodi di allontanamento dalla scuola fino a 2 giorni, gli studenti saranno tenuti a partecipare ad attività di riflessione e approfondimento, elaborando un testo sulle motivazioni e le conseguenze del loro comportamento.Per sospensioni più lunghe, invece, saranno previste attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate con la scuola.

Novità anche sul fronte della sicurezza del personale scolastico, con l’introduzione di sanzioni più severe per chi commette aggressioni, che vanno da multe da 500 a 10mila euro al risarcimento del danno, senza considerare eventuali conseguenze penali. Per monitorare la situazione e prevenire episodi simili, verrà inoltre istituito l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.

Infine, è già legge la riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che introduce il modello della filiera del 4+2, con un percorso di studi di 4 anni eventualmente seguito da altri 2 negli ITS Academy. Nascono inoltre i campus, reti che mettono in connessione gli Istituti tecnici e professionali, gli ITS Academy e i centri di formazione professionale, con l’obiettivo di favorire l’interazione con il mondo del lavoro e l’intervento di esperti provenienti dalle imprese.

A settembre, infine, dovrebbero partire le nuove attività di sostegno agli studenti stranieri in orario extra-curricolare, mentre dall’anno scolastico 2025/2026 è prevista l’introduzione di un insegnante di italiano nelle classi con una presenza di studenti neoarrivati pari o superiore al 20%.

Leggi anche

Inizio anno scolastico, tutte le riforme del Ministero in 20 punti: niente cellulare in classe, docenti tutor, misure contro chi aggredisce docenti e Ata, nuove linee guida Educazione Civica

Scarica calendario in PDF con tutte le date

WhatsApp
Telegram

Eurosofia, nuovo percorso formativo: “Il Pei, sezione per sezione con suggerimenti pratici per la compilazione”. Lezioni in diretta ed esempi