Inizio scuola 2023-24, Valditara rassicura: “Tutti i docenti in cattedra a settembre. Gli uffici territoriali stanno facendo un gran lavoro”
Settembre segnerà un nuovo capitolo per il sistema scolastico, secondo quanto annunciato dal ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
Come segnala Italia Oggi, dopo anni di caos nella copertura delle cattedre con docenti di ruolo e supplenti, si punta ora a un’avvio dell’anno scolastico senza intoppi.
Valditara ha elogiato le strutture territoriali per il loro impegno nell’assegnazione degli incarichi, evidenziando come questo rappresenti una tappa importante nella semplificazione delle attività degli operatori scolastici: “Gli uffici periferici del Ministero sono al lavoro in questi giorni per effettuare le nomine in ruolo di 50.807 docenti; seguiranno 10.913 nomine di personale Ata. Proprio nei giorni scorsi ho incontrato i Direttori degli uffici scolastici regionali a cui ho dato l’obiettivo di completare tutte le operazioni, compreso il conferimento delle supplenze, al massimo entro la prima settimana di settembre in modo che le lezioni possano cominciare con tutti i docenti in cattedra. Soprattutto sul sostegno contiamo di aumentare il numero dei docenti di ruolo nelle nostre scuole, grazie alla nomina di 18.023 docenti specializzati. Ovviamente non bisogna mai dimenticare che si tratta di una macchina molto complessa”.
Sul numero alto di docenti precari, Valditara precisa: “Questo è dovuto soprattutto all’elevato numero dei posti di sostegno “in deroga” che non possono essere coperti con personale di ruolo, ma solo mediante supplenze. Si tratta di un numero elevato che supera le 100.000 unità. Dovremo impegnarci nei prossimi anni per un piano di progressivo assorbimento di questi posti nella pianta organica, cosa che ci permetterà di utilizzarli per le nomine in ruolo riducendo ulteriormente il precariato. Quest’anno è stato comunque fatto un primo passo”.
Un altro aspetto fondamentale dell’annuncio riguarda la continuazione della sperimentazione della riforma dell’istruzione tecnica e professionale. Questa riforma è vista come una pietra miliare nel modernizzare e rendere più efficiente l’intero sistema educativo, preparando gli studenti alle sfide del mondo del lavoro contemporaneo.