Inizio scuola 2021: vaccino subito per gli studenti o a settembre non si riapre. Allarme de La Stampa

Vaccino condizione indispensabile per la scuola in presenza? L’ipotesi inizia a circolare negli ultimi giorni. C’è un dato di fatto: il rientro in classe a settembre preoccupa il governo. Il motivo è presto detto: coperto con due dosi solamente il 2,7% della fascia 12-19 anni.
Nelle ultime ore, poi, come già scritto dalla nostra redazione, l’Emilia Romagna, con l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, si è spinta oltre: solo chi è vaccinato può rientrare in presenza e non avere l’obbligo di quarantena o di Dad. Subito protesta dei sindacati e delle associazioni di genitori. Caso rientrato o quasi. Dal ministero dell’Istruzione, così come segnala La Stampa, fanno sapere di essere in contatto costante con le autorità sanitarie e la struttura commissariale del generale Figliuolo. Il personale scolastico è vaccinato per l’85% (anche se in Sicilia, ad esempio, la percentuale è sotto il 50%), ma ciò non basta: a preoccupare è soprattutto la variante Delta che potrebbe essere prevalente per settembre.
Mancano le indicazioni del CTS in tema di mascherine, distanziamento, utilizzo dei mezzi di trasporto. Tutto non molto diverso da quello che è accaduto 12 mesi fa. Ricordiamo tutti il dibattito, al limite dello stucchevole sui banchi a rotelle con l’allora ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, addirittura in tv a provarli. Sappiamo tutti, poi, come è andata. Il tempo per una riapertura in piena sicurezza sta già scadendo. Così l’autunno è a rischio.