Inizio delle lezioni ed elezioni, PD chiede spazi alternativi alle scuole: gazebo, uffici, caserme
Altri luoghi rispetto alle aule scolastiche da utilizzare per i seggi elettorali. E’ questa la richiesta al Governo contenuta nella nota diffusa dalla responsabile scuola del PD Camilla Sgambato.
“L’interruzione delle attività didattiche in occasione delle giornate elettorali – spiega Sgambato – è sempre stata affrontata dalle scuole con qualche resistenza e con molte difficoltà organizzative. Ma oggi, dopo che a causa della pandemia abbiamo chiuso le scuole per tre mesi, diventa doveroso trovare altri luoghi da utilizzare per i seggi elettorali.”
Le soluzioni proposte
” Possiamo votare – prosegue la nota – in appositi gazebo, negli uffici in cui ancora si lavora in smart working, negli uffici postali, nelle caserme,
come peraltro si fa in Europa.”
“Siamo sicuri – conclude la dem – che il governo troverà la soluzione più giusta per consentire ai nostri alunni di non perdere ulteriori giorni di lezione. Non possiamo permettercelo, perché l’istruzione è un diritto che non merita ulteriori compressioni”.
Inizio lezioni il 14 settembre: la data piace, ma rimane il nodo elezioni
Il dibattito in questi giorni è stato molto accesso: elezioni a settembre inoltrato rischierebbero di provocare l’apertura per pochi giorni delle scuole, poi la chiusura per le elezioni in numerose regioni se non per il referendum, e ancora riapertura e chiusura per eventuale secondo turno.
Una prospettiva già bocciata da numerosi Governatori delle regioni, che pure si erano trovati concordi con la proposta della Ministra Azzolina di porre la data di inizio delle lezioni al 14 settembre, dopo due settimane dedicate agli eventuali recuperi degli apprendimenti.
Il governatore del Veneto Zaia ha chiesto invece di anticipare le elezioni al 6 settembre.
Quella che si apre sarà probabilmente una settimana importante per la scuola. Dagli esami di Stato alle attese linee guida per settembre alle tante decisioni da assumere.