Inizio della scuola, un inno all’entusiasmo. Lettera

Inviato da Teresita Possidente – Inizio della scuola: si affaccia un nuovo anno, fatto di incontri, proposte, percorsi dove si condivideranno con i nostri ragazzi luoghi di scoperta, riflessione, emozione.
Per noi insegnanti un orizzonte sempre aperto, dove ogni nuovo ciclo non può essere mai simile al passato, perché in un cammino scolastico, nonostante materie e obiettivi ricorrenti, ci sono sempre nuove esperienze, nuovi punti di vista, nuove idee da costruire e far camminare insieme. Primo comandamento: mettere da parte i confini, essere aperti ad opportunità di nuove suggestioni, dove sia sempre alimentata la luce dell’entusiasmo che si costruisce attraverso:
- il dialogo, come voleva il buon Platone, inteso come confronto, costruzione di pensieri, articolazione di sentieri di conoscenza;
- la libertà critica, quella che pone lo studente non di fronte a conoscenze da introiettare, ma saperi da esplorare, scavare, per poi valutare, commentare;
- e più di tutto, la fiducia che è quella chiave che riesce a mettere da parte ogni reticenza, consentendo ai nostri ragazzi di sentirsi parte di una piccola grande comunità culturale, in cui ognuno può e deve contribuire con il suo essere che è importante per ogni docente, così come per ogni compagno.
Il filosofo della libertà Henry David Thoreau scriveva nei suoi diari: “Ogni bella azione umana è il prodotto dell’entusiasmo” e forse è proprio questo il senso del cammino scolastico, dove si può dare, costruire, immaginare solo se nei nostri studenti batte forte la fiamma della passione, quella che ti spinge a correre forte verso i tuoi obiettivi, le tue scoperte, i tuoi traguardi.
Forse questo vuole essere proprio un inno ai sentimenti positivi che devono traghettare la scuola, dove la motivazione, il piacere di conoscere e la bellezza dello svelare sono e devono essere la stella polare di noi insegnanti e dei nostri studenti.