Inizio della scuola a ottobre per il caldo? C’è chi dice no: “Piuttosto la vera sfida sarebbe chiedere investimenti per renderle agibili anche in estate”
L’idea di posticipare l’inizio della scuola a ottobre, pur trovando terreno fertile in alcune associazioni di docenti e sindacati, viene accolta con fermezza da Francesca Fiore (alias Mammadimerda), che, in un’intervista a Orizzonte Scuola, non usa mezzi termini per esprimere la sua contrarietà.
Mentre si moltiplicano le voci che chiedono di prolungare la pausa estiva per far fronte alle condizioni spesso inadeguate degli edifici scolastici, tra il gelo invernale e la calura estiva, Fiore ribalta la prospettiva. Anziché arrendersi alle carenze strutturali, la soluzione, secondo l’esperta, è investire per adeguare le scuole alle esigenze climatiche.
“La vera lungimiranza sarebbe chiedere investimenti per rendere le scuole agibili anche d’estate”, afferma Fiore, sottolineando come la chiusura degli istituti non possa essere la risposta. Paragonando la situazione a una strada dissestata, Fiore rimarca come la soluzione non possa essere la chiusura al traffico, ma la riparazione del manto stradale.
La scuola, in quanto servizio essenziale, deve essere messa al primo posto, con particolare attenzione alle esigenze di bambini e famiglie. Anziché proporre soluzioni semplicistiche come la chiusura, Fiore invita a puntare su richieste concrete e lungimiranti, come lo stanziamento di fondi per adeguare gli edifici scolastici e garantire un ambiente di apprendimento confortevole in ogni periodo dell’anno.
La posizione di Fiore si inserisce in un dibattito sempre più acceso sulle condizioni delle scuole italiane, rilanciato anche da iniziative come la petizione, lanciata proprio da WeWorld e Mammadimerda, che ha raccolto oltre 60mila firme per chiedere una rimodulazione del calendario scolastico.