Inglese: il drilling per entrare in sintonia con la lingua. Cos’è e come usarlo in classe
Esiste una metodologia didattica di insegnamento della lingua straniera che più delle altre consente agli studenti di entrare in sintonia con la lingua studiata, nel nostro caso l’inglese. Si tratta del drilling, che favorisce l’assimilazione delle strutture grammaticali, il miglioramento della pronuncia e dell’intonazione.
Essa consiste nella ripetizione ad alta voce delle frasi o delle parole pronunciate dall’insegnante. Esistono diverse tecniche di drilling, che vedremo in seguito, ma ciò che è importante evidenziare è la sua grande efficacia, apparentemente banale, ai fini dell’apprendimento.
Per prima cosa crea le condizioni ideali all’assimilazione, perché abbassa le difese inibitorie degli alunni, consentendo anche ai più introversi di superarle. Quando ci si esercita, insieme o individualmente, tutti hanno la consapevolezza di essere sulla stessa barca e ognuno è chiamato a vincere la propria timidezza. E noi docenti sappiamo bene quanto sia importante “buttarsi”. Non si deve mai avere paura di sbagliare. L’apprendimento della lingua straniera passa proprio dall’esercizio, commettere errori è pressoché inevitabile.
Secondo aspetto importante. Il drilling fa leva sulla memorizzazione delle strutture grammaticali attraverso l’ascolto e la produzione orale e non mediante la scrittura e la lettura, come gli studenti sono spesso abituati a fare. La mente, quindi, si sforza maggiormente di ricordare e riprodurre i suoni e non le immagini del testo scritto. Questo aiuta gli studenti a migliorare le loro abilità di listening e speaking, che come sappiamo rappresentano nella maggior parte dei casi il loro tallone d’Achille.
Grazie alla ripetizione orale gli studenti colgono l’anima della lingua parlata, le sfumature, i ritmi e le intonazioni. Imparano ad ascoltare la propria voce e ad ascoltare gli altri. Piano piano abbandonano l’approccio tipico dello studio della lingua straniera – basato sulla traduzione letterale delle parole e sul paragone delle regole grammaticali con quelle della propria lingua madre – per approdare all’apprendimento naturale. Per questo possiamo dire che il drilling li aiuta a mettersi in sintonia con la lingua studiata.
Infine, è estremamente utile anche per il docente perché gli consente di valutare abilità di solito poco tenute in considerazione nel mondo della scuola pubblica. Mi riferisco in modo particolare alla pronuncia e più in generale alla capacità di comprendere un testo orale o di sostenere una conversazione.
Adesso è arrivato il momento di presentarvi tre tecniche specifiche di drilling: repetition drill, substitution drill e backchaining drill. Vediamole nel dettaglio.
Un consiglio che vale per qualsiasi tecnica è quello di iniziare tali esercitazioni con una ripetizione corale per rompere il ghiaccio e solo successivamente passare alla ripetizione individuale. Inoltre, è indispensabile che tutti gli studenti abbiano consapevolezza del significato delle parole o delle frasi che stanno ripetendo. Viceversa tale esercitazione rischia di non produrre i risultati sperati.
La repetition drill è la forma più elementare di drilling, poiché consiste nella semplice ripetizione. È evidente che si tratta di una tecnica adatta a coloro che hanno un livello basso di conoscenza dell’inglese, da principianti, e si limita a far prendere agli studenti confidenza con i suoni della lingua e a migliorare la pronuncia.
La substitution drill, come suggerisce la parola stessa, prevede oltre alla ripetizione anche la sostituzione delle parole della frase. Rispetto alla tecnica precedente, agli studenti viene chiesto uno sforzo in più che aumenterà il loro livello di attenzione e coinvolgimento, favorendo la memorizzazione della struttura della frase e dei vocaboli che di volta in volta dovranno sostituire. È quindi un ottimo espediente a cui l’insegnante può fare ricorso per esercitare il vocabolario dei suoi studenti.
Facciamo un esempio. Chiediamo agli studenti di ripetere prima in gruppo e poi individualmente questa frase I always go to the cinema e di sostituire di volta in volta l’avverbio di frequenza con altri come never, often sometimes ecc. In questo modo memorizzeranno, oltre alle parole, la posizione dell’avverbio dopo il soggetto e prima del verbo.
Infine la backchaining drill, consiste nella ripetizione al contrario delle frasi. È molto adatta a quegli studenti che hanno un livello di conoscenza della lingua avanzato.
Ad esempio, chiediamo loro di ripetere in entrambi i versi di lettura, prima in gruppo e poi individualmente, la frase I always go to the cinema.
Per rendere le tecniche di drilling ancora più coinvolgenti di solito vengono adoperate in combinazione con alcune attività. Una di queste è il guessing game (Indovina cos’è) oppure il disappearing text (Testo che scompare).
Vediamo la prima, il guessing game. Se l’obiettivo della lezione è quello di insegnare la struttura grammaticale I can/I can’t, per esprimere le abilità, il docente può ricorrere al guessing game. Ideale per questo argomento sono le flashcard relative agli sport. Quindi l’insegnante mostrerà alla classe parzialmente o per qualche frazione di secondo un’immagine (Flashcard) chiedendo agli studenti di indovinare lo sport illustrato inserendolo nella frase I can play football. E così via per tutte le altre flashcard (basketball, tennis, go swimming etc.).
Col disappearing text il docente scrive un breve testo o dialogo alla lavagna. La prima volta viene letto insieme, in modo tale da scandire la pronuncia e l’intonazione corrette. Successivamente cancellerà ad ogni ripetizione delle porzioni di testo, chiedendo agli studenti di ripetere le frasi integralmente ricordando le parti mancanti fino a quando il testo verrà cancellato integralmente.
Il tema necessita di ulteriori approfondimenti, ma per il momento possiamo fermarci qui. Cominciate ad introdurre queste tecniche in classe. Vedrete che saranno molto apprezzate e che vi consentiranno di ottenere ottimi risultati.