Infortuni sul lavoro: boom per i docenti. Il 25% ha subito una frattura, l’85% è donna. Più denunce al Nord. Tutti i dati INAIL

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Aumento preoccupante degli infortuni tra gli insegnanti delle scuole pubbliche statali. Secondo i dati dell’INAIL, riferiti al 2022, il numero delle denunce di infortunio ha raggiunto quota 14.937, segnando un incremento del 32,2% rispetto al 2021 e superando i livelli pre-pandemia del 8,1%.

Il fenomeno non è limitato a una singola area geografica. Le regioni del Nord-est hanno registrato il maggior numero di casi (3.806), seguite a stretto giro dal Sud (3.600), Nord-ovest (3.096), Centro (3.017) e dalle Isole (1.418). Ogni macroregione ha evidenziato un forte aumento, con il Sud (+58,9%) e il Nord-est (+35,5%) in testa.

L’analisi dei dati rivela una disparità di genere significativa: l’85,5% delle denunce riguarda insegnanti di genere femminile, con un aumento del 30,3% rispetto al 2021. Anche tra i maschi si nota una crescita, con un incremento del 44,7%.

La natura delle lesioni è varia: le contusioni rappresentano il 37,9% del totale, seguite da lussazioni, distorsioni e distrazioni (32,6%), fratture (25,2%) e ferite (3,4%). Le sedi più comuni delle lesioni sono gli arti inferiori (39,8%), gli arti superiori (20,9%), la colonna vertebrale (14,1%), la testa (14,1%) e il torace e organi interni (11,1%).

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