Infiltrazioni d’acqua, ante mancanti degli armadi e tapparelle che si bloccano. Il preside scrive al sindaco: “Servono lavori di manutenzione prima dell’inizio delle lezioni”
Mancano pochi giorni ormai all’inizio dell’anno scolastico e nel padovano i plessi di un istituto comprensivo avrebbero bisogno di interventi urgenti, dovuti a problemi come infiltrazioni d’acqua, l’assenza di alcune ante dagli armadi, tapparelle che si bloccano, maniglie da sistemare, un rubinetto che non funziona, scarichi dei servizi igienici da riparare.
Su Il Gazzettino vengono riportate le lettere che il dirigente scolastico dell’istituto ha invitato al sindaco di Vigonza, in provincia di Padova. In particolare alla primaria “Zanon” serve “un controllo delle aule e delle parti del plesso soggette a infiltrazioni di acqua piovana dal soffitto e dalle pareti, già segnalate nel corso dell’anno scolastico 2023-2024, la sostituzione di neon intermittenti e fulminati in diverse classi, lungo il corridoio al primo piano e sulle scale dal alto dell’ingresso principale, la riparazione di prese elettriche in palestra, alcune finestre con cerniere non funzionanti che impediscono la corretta apertura a ribalta in due classi, le maniglie delle porte che si sfilano dall’ingranaggio, grondaie otturate che impediscono lo scolo dell’acqua, mattonelle staccate dal pavimento in corridoio e in diverse aule”.
“Si tratta di ordinaria comunicazione tra il dirigente scolastico e l’ufficio Manutenzioni – ha risposto il sindaco Marco Schiesaro – è normale che alla vigilia della riapertura delle scuole siano necessarie delle opere di manutenzione. Ne arrivano molte con svariate richieste, dalle maniglie, alle tapparelle che non funzionano, dagli scarichi da sistemare agli armadi da aggiustare. Purtroppo le nostre scuole risentono del peso degli anni e andrebbero rifatte perché gli interventi cosiddetti a tampone sono utili nell’immediato ma non risolvono la situazione.
“Come amministrazione – prosegue il sindaco – stiamo valutando di rifare sia la “Zanon” che la “Don Milani” e realizzare un unico blocco, una sorta di campus scolastico. Abbiamo incontrato il Consiglio d’istituto al quale abbiamo spiegato quelle che sono le esigenze e le manutenzioni necessarie”.