Indennità di vacanza contrattuale: cos’è e come viene calcolata [TABELLA COMPARTO SCUOLA]

Con l’inizio del nuovo anno, il personale scolastico riceverà un’integrazione nella busta paga di gennaio 2025. NoiPa ha comunicato l’erogazione di un anticipo sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore “Istruzione e Ricerca” relativo al triennio 2022-2024.
Che cos’è l’indennità di vacanza contrattuale (IVC)?
L’indennità di vacanza contrattuale (IVC) è un elemento economico aggiuntivo e temporaneo della retribuzione dei lavoratori dipendenti, previsto per garantire un sostegno economico nel periodo tra la scadenza di un contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) e il suo rinnovo. La sua erogazione è mirata a tutelare il reddito dei lavoratori, compensando parzialmente i ritardi nella definizione di nuovi accordi contrattuali.
Introdotta come misura sostitutiva del vecchio sistema di indicizzazione automatica delle retribuzioni, conosciuto come scala mobile. Questo meccanismo consente di mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori, evitando che subiscano gli effetti negativi dell’inflazione durante i periodi di trattativa sindacale.
Si tratta di un’indennità che anticipa una parte degli aumenti retributivi attesi con il rinnovo contrattuale, senza rappresentare un incremento permanente dello stipendio. Una volta che il nuovo contratto viene firmato, gli eventuali arretrati salariali possono essere riconosciuti con effetto retroattivo, sostituendo così l’indennità.
Quando un CCNL giunge a scadenza (nel comparto scuola, il CCNL è relativo al periodo 2019-2021) senza che sia stato raggiunto un accordo per il rinnovo, i lavoratori si trovano in una situazione di mancato adeguamento salariale rispetto alle dinamiche di mercato e al costo della vita. In questi casi, l’IVC viene riconosciuta come compenso provvisorio.
La Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025, approvata il 28 dicembre scorso, ha introdotto alcune modifiche al quadro normativo, tra cui aggiornamenti riguardanti l’indennità di vacanza contrattuale (IVC).
L’IVC, secondo quanto stabilito dalla normativa attuale, ha l’obiettivo di coprire circa la metà dell’inflazione reale registrata. Questo consente ai lavoratori di mantenere almeno in parte il potere d’acquisto, in attesa che le trattative per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024 giungano a conclusione.
In particolare, sono stati integrati i parametri di calcolo per adeguarli alle condizioni economiche attuali. Tra le principali novità nella Legge di Bilancio 2025:
- l’aggiornamento delle modalità di calcolo, che tengono conto dell’andamento dell’inflazione su base annua;
- l’automatismo nell’erogazione dell’indennità dopo un determinato periodo dalla scadenza del CCNL;
- l’eventuale applicazione retroattiva delle somme a partire dalla scadenza del contratto, in caso di ritardi nell’approvazione del nuovo accordo.
L’importo dell’anticipo
L’anticipo è calcolato in base a un moltiplicatore del valore dell’indennità di vacanza contrattuale, fissato a 6,7 volte il suo valore. Questo importo aggiuntivo verrà accreditato direttamente insieme alla retribuzione mensile.
La somma effettiva varierà in base al profilo professionale e alla fascia stipendiale di appartenenza del personale, riflettendo le differenze salariali previste dal contratto vigente. Questo meccanismo garantisce che il beneficio economico sia proporzionato alla posizione retributiva del singolo lavoratore.