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Indennità di maternità in Naspi: come si richiede e quanto spetta?

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Indennità di maternità: quando la lavoratrice è in Naspi come si richiede e quale importo mensile spetta?

Per la lavoratrice disoccupata in Naspi vi è la possibilità di interrompere l’indennità di disoccupazione per accedere all’indennità di maternità qualora il periodo di congedo obbligatorio ricada all’interno del periodo di fruizione della Naspi. Rispondiamo ad una lettrice che ci chiede:

Buonasera, sono in Naspi dal 2019 (dovrebbe terminarlo credo in autunno) e sono incinta, all’ottavo mese. Volevo richiedere la maternità all’inps, ma navigando sul sito ci sono 3/4 sezioni diverse per la domanda di maternità (indennità di maternità,  assegno di maternità dallo stato e altre diciture…). Inoltre ho provato a farmi aiutare dal contact center ma cade la linea ogni volta.
Non capisco se posso richiederla prima della nascita o dopo, e se l’importo è dell’80% dell’ultima retribuzione lavorativa o se mi spetteranno solo sui 380 euro circa al mese. Sapreste darmi voi delucidazioni?

Indennità di disoccupazione in Naspi

L’indennità di maternità spetta per 5 mesi da 2 mesi prima del parto a 3 mesi dopo il parto (ma la lavoratrice può scegliere anche la fruizione da 1 mese prima del parto a 4 mesi dopo la nascita del bambino). Per rispondere ad una delle sue domanda, quindi, l’indennità di maternità va richiesta prima della nascita e lei potrebbe già richiederla.

La voce che deve scegliere sul sito dell’INPS è “Indennità di maternità” ma se non è pratica in questo tipo di richieste le consiglio di affidarsi ad un CAF per la presentazione della domanda, visto che la stessa va anche ad interrompere, momentaneamente la Naspi (che riprenderà terminati i 5 mesi di congedo obbligatorio per maternità, e continuerà per tutto il periodo spettante non ancora fruito. Per farle un esempio se va in maternità adesso e le mancano ancora 6 mesi di Naspi, dopo aver fruito dei 5 mesi di maternità avrà diritto ancora a 6 mesi di Naspi).

Per quanto riguarda l’importo dell’indennità di maternità nella generalità dei casi vengono prese in considerazione, per il calcolo dell’80% spettante, le ultime 4 settimane (o la mensilità) di paga ricevute: in caso di maternità durante la Naspi, quindi, a rigor di logica si prenderà in considerazione l’ultima retribuzione ricevuta prima dell’interruzione del rapporto di lavoro che ha portato alla percezione della Naspi.

 

 

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