Indennità di maternità: come si calcola quanto spetta alla lavoratrice?

Come fa a sapere una lavoratrice che non ha stipendio fisso, quanto andrà a percepire di indennità di maternità?
La lavoratrice che aspetta un bambino ha diritto ad un periodo di congedo obbligatorio dal lavoro per il quale spetta una indennità di maternità. Il congedo obbligatorio dura 5 mesi e può essere fruito o 2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo oppure 1 mese prima del parto e 4 mesi dopo la nascita del bambino.
Ma ci sono anche maternità che, fin dall’inizio, richiedono un congedo dal lavoro: avviene nei casi che la mamma ha problemi di salute o quando svolge un lavoro che potrebbe mettere a rischio la sua salute o quella del bambino. Si tratta delle maternità a rischio per le quali viene riconosciuto alla lavoratrice un periodo di congedo e di indennità più lunghi.
Ma come si calcola l’indennità cui la lavoratrice ha diritto durante questi periodi in cui, per la maternità, non svolge attività lavorativa? Scopriamolo rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:
Salve
Da metà dicembre per via di una gravidanza a rischio sono in astensione anticipata dal lavoro. La domandina nel sito INPS è stata accolta ma mi chiedevo, a quanto ammonta l’indennità? Leggo l’80% ma non comprendo come riescano a calcolarlo dato che ho un contratto intermittente e chiamata e ogni compenso è stato sempre diverso da mese a mese (in base ai turni reali effettuati). Tengono conto dell’ultimo mese di lavoro o fanno una media dei vari mesi? Grazie mille.
Calcolo indennità di maternità
Per la lavoratrice dipendente che percepisce uno stipendio fisso calcolare l’indennità di maternità non è difficile: basta prendere in considerazione l’80% dello stipendio percepito e si avrà una idea abbastanza vicina alla realtà di quanto sarà l’importo mensile dell’indennità di maternità. Ma cosa accade alla lavoratrice saltuaria, precaria o intermittente?
La legge prevede che alla lavoratrice spetti una indennità pari all’80% della retribuzione giornaliera sulla base all’ultimo periodo di paga percepito prima dell’inizio del congedo di maternità.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 20673 del 2020, l’indennità di maternità va calcolata dividendo per 30 (i giorni utili di ogni mese) la retribuzione percepita dalla lavoratrice nel mese precedente l’accesso al congedo di maternità.
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