Inaccettabile la proposta di allungare l’anno scolastico! Lettera

Inviato da Cristiano Villari – Leggo profondamente indignato la proposta del segretario generale della UIL Scuola, Pino Turi, che in una recente intervista al quotidiano “La Repubblica”, ha proposto l’allungamento dell’anno scolastico “verso giugno, le prime settimane di luglio. Serve per recuperare il tempo perduto”.
Parlo da docente di scuola secondaria di primo grado e chiedo al Sig. Pino Turi: recuperare il tempo perduto di cosa??? Le faccio sommessamente presente che:
1) I giorni di chiusura della scuola superiore non sono corrisposti a giorni di vacanze in quanto sia i docenti che gli studenti hanno regolarmente lavorato, essendo la didattica a distanza obbligatoria per legge per tutte le istituzioni scolastiche. E’ previsto un monte ore settimanale dettato dalle Linee guida ministeriali, che prevede anche attività asincrone con gli studenti oltre le ore di video lezione.
2) Le scuole primarie e medie hanno regolarmente svolto le lezioni in presenza, se non per i casi locali di classi in quarantena che hanno usufruito della didattica a distanza. Non si capisce perché l’allungamento dell’anno scolastico dovrebbe riguardare anche loro, ribadito comunque che i docenti del superiore hanno regolarmente lavorato in DAD se non addirittura di più.
3) Non si capisce neanche perché i docenti dovrebbero essere l’unica categoria tra i dipendenti pubblici a “recuperare” dei giorni di lavoro effettivamente prestati. Nessuno si sognerebbe di chiedere ad un impiegato statale di “recuperare” i suoi giorni di lavoro svolti in smart working!
4) Le scuole italiane non dispongono di impianti di climatizzazione adeguati e le aule scolastiche, già nel mese di Giugno, sono dei veri e propri “forni”. Pensare di fare didattica a 40° fino a luglio, forse anche con le mascherine, è disumano sia per i docenti che per gli alunni che dovrebbero stare 6 ore al giorno in queste condizioni, con classi anche di 30 o più studenti(ma Lei questo non lo sa?).
In ultimo le ricordo che la pandemia mondiale non è nata certo per colpa dei docenti che al contrario, fin dal mese di marzo, si sono messi all’opera per garantire la continuità dell’azione didattica, molti dei quali hanno lavorato anche in estate per garantire l’idoneità delle aule scolastiche all’accoglienza degli alunni, secondo le indicazioni dei protocollo di sicurezza.
E’ inaccettabile continuare a sentire che fare lezione a distanza equivale a perdere giorni perché seppure la didattica a distanza non potrà sostituire quella in presenza, dietro la DAD ci sta lo sforzo e l’impegno di docenti e studenti che hanno proseguito regolarmente le lezioni. Non si può far pagare ai docenti il costo della “mancata socializzazione” perché noi comunque abbiamo lavorato!!! Invito pertanto il Sig. Pino Turi, a difendere realmente il mondo della scuola, studenti e lavoratori, piuttosto che avanzare proposte “stravaganti” ed irrispettose del loro impegno e lavoro.