In Veneto il 64% dei giovani dai 18 ai 34 anni vive con i genitori. Zaia: “La nostra offerta formativa è internazionale”

Il 64% dei giovani veneti tra i 18 e i 34 anni vive ancora con i genitori, superando la media europea del 50%, come riportato dal Rapporto Statistico 2023 presentato a Venezia.
Parallelamente, l’emigrazione giovanile verso l’estero sta crescendo: con 4.503 partenze registrate, il dato è raddoppiato rispetto a un decennio fa, con un notevole 43% di laureati.
Secondo il rapporto, la coabitazione genitoriale non è l’unica tendenza emergente. Infatti, il 26% dei giovani sceglie di coabitare con un partner, di cui il 13,9% ha figli e il 12,2% no. L’età del matrimonio si sta spostando: donne e uomini si sposano ora rispettivamente a 35,1 e 37,8 anni, un avanzamento di 11 anni rispetto a vent’anni fa. Cambia anche il modello di fecondità: una donna mette al mondo una media di 1,27 figli, rispetto a 1,46 del 2008. L’età media per il primo figlio è quasi 31 anni.
Dal punto di vista occupazionale, si nota una diminuzione del tasso dei Neet, che attualmente è al 13,1%, il terzo più basso d’Italia. Tuttavia, i giovani sono più esposti alla vulnerabilità economica, con un alto tasso di precarietà lavorativa e stipendi inferiori rispetto a quelli degli over 35. Infatti, il 35% dei giovani lavora in condizioni di precariato, rispetto all’8% degli over 35.
Secondo il presidente della giunta regionale, Luca Zaia, “abbiamo una emigrazione scolastica verso l’estero, ma anche una forte immigrazione. Le distanze si accorciano e l’offerta formativa è internazionale”. Questi cambiamenti demografici e occupazionali evidenziano una tendenza complessa e multiforme nella vita dei giovani veneti.