In una scuola parte “Faccetta nera” a tutto volume mentre il docente è assente. La preside risponde invitando l’Associazione partigiani in classe

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Quindici secondi che hanno scosso un’intera scuola. Le note di “Faccetta Nera”, diffuse da uno studente durante l’intervallo in un’aula di un istituto scolastico di Pinerolo, hanno innescato una reazione immediata da parte della dirigenza scolastica, che ha deciso di invitare l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) per un ciclo di incontri di sensibilizzazione.

Il fatto risale a venerdì scorso. Come segnala La Repubblica, Uno studente dell’indirizzo professionale, approfittando dell’assenza momentanea del docente, ha collegato il proprio smartphone alla LIM, diffondendo il canto fascista nell’aula. L’intervento di un collaboratore scolastico ha interrotto la diffusione, ma l’episodio ha aperto un’importante riflessione all’interno dell’istituto.

“Un’iniziativa infelice“, la definisce la dirigente scolastica, sottolineando come lo studente si sia assunto la piena responsabilità del gesto. “Stiamo valutando le conseguenze”, spiega la preside, “che potrebbero includere attività di sensibilizzazione legate all’episodio”.

L’episodio ha spinto la scuola a interrogarsi sull’efficacia delle iniziative intraprese per mantenere viva la memoria storica. “Partecipiamo già alla Giornata del Ricordo”, spiega la dirigente, “ma evidentemente possiamo fare di più per sviluppare il pensiero critico degli studenti. Per questo abbiamo organizzato degli incontri con l’Anpi e momenti di discussione in classe sull’accaduto”.

L’obiettivo è quello di trasformare un episodio spiacevole in un’opportunità di crescita e di approfondimento, ribadendo l’importanza di una costante sensibilizzazione sui temi della storia e della cittadinanza. “Su questi argomenti“, conclude la preside, “non si fa mai abbastanza”.

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