In Spagna i docenti insegnano con la gonna. Sasso: “Educatori, non pifferai magici o fenomeni da social”

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In Spagna il movimento #LaRopaNoTieneGenero sta impazzando sui social dopo l’adesione di un numero sempre più alto di professori.

È un’iniziativa contro le discriminazioni, i docenti hanno scelto di accantonare l’uso dei pantaloni in classe, durante le loro lezioni, per combattere gli stereotipi di genere e per sostenere Mikel Gómez, lo studente cacciato da scuola per essersi recato in aula con una gonna.

Il movimento è nato a novembre 2020 su Twitter grazie all’iniziativa di un professore di matematica, Jose Piñas, che ha postato la sua foto, in gonna, dopo l’espulsione dell’alunno:  “Molti insegnanti hanno guardato dall’altra parte. Io voglio unirmi alla causa di Mikel, che è stato espulso e mandato dallo psicologo”.

Il ragazzo aveva denunciato l’accaduto in un video su TikTok, mostrando anche l’indumento “incriminato”: in pochi mesi ha ottenuto più du due milioni di visualizzazioni e la sua storia è diventata virale.

Sull’argomento interviene il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso: “Un insegnante esercita un “potere” enorme sui propri studenti. Proprio per questo da padre prima e da educatore poi avverto un enorme disagio quando si esercita tale potere per diffondere il proprio “credo” e non per il bene dei ragazzi. Professori a scuola con la gonna per insegnare a non discriminare? Sarà “figo” forse per qualcuno, ma sbagliato e nocivo per altri. No grazie, davvero. Per insegnare il rispetto per il prossimo non serve travestirsi ed insinuare ideologia di genere a scuola. Ma quando moda, marketing e politically correct si sostituiscono a pedagogia e buon senso, questo è il risultato. Pessimo. Educatori, non pifferai magici. Insegnanti, non fenomeni da … social”.

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