In pagamento gli arretrati 2019/22, delusione per gli importi. Anief: i lavoratori hanno ragione, il Governo stanzi nuove risorse e recuperi lo “scatto congelato” del 2013

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Tra oggi e domani un milione e mezzo di docenti e Ata stanno ricevendo tra i 1.350 e i 3.000 euro lordi di arretrati: la somma, a cui occorre sottrarre tra il 30% e il 50% di trattenute e ritenute fiscali, è frutto dell’accordo sottoscritto lo scorso 6 dicembre dai sindacati rappresentativi con l’Aran.

“L’importo degli arretrati è già visibile nella pagina personale di NoiPA alla voce Servizi Stipendiali con la dicitura “58 – Emissione speciale Arretrati”, scrive oggi la stampa specializzata. Tra il personale c’è delusione per gli importi degli arretrati, che molti dipendenti attendevano più alti.

“La delusione è comprensibile – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché nel 2022 l’inflazione è salita più di 7 punti. Però va detto che tra il 2019 e il 2021, relativo al periodo del contratto, l’inflazione è stata dell’1,7%. Il 4,2% di aumento, quindi, è sufficiente a coprire il costo della vita. Il problema è che nel 2022 l’inflazione è salita invece di oltre 7 punti. Per questo motivo continuiamo a dire che l’esecutivo deve trovare le risorse per adeguare l’indennità di vacanza contrattuale per poter dare finalmente, non aumenti di 30 euro come messo in Legge di Bilancio, ma di 150 euro a gennaio, in attesa che si trovino le ricorse poi per andare a rinnovare il contratto anche per il nuovo triennio 2022-2024, nel quale Anief è cresciuto”.

In effetti, Anief, con la Uil Scuola è l’unico sindacato ad avere fatto registrare un incremento di consensi a seguito del rinnovo delle Rsu svolto nel 2022. E l’organizzazione sindacale autonoma sta facendo tutto quello che è nelle sue possibilità per incrementare i compensi mensili, che continuano a non essere adeguati. Anche andando a recuperare lo scatto stipendiale “congelato” del 2013. A questo proposito, all’Anief giungono diversi quesiti sulla possibilità di recuperare il blocco degli stipendi relativo all’anno 2013, per via giudiziaria: a parere dell’ufficio legale, vista la giurisprudenza in materia, il recupero può avvenire solo per chiara volontà governativa, se e nella disponibilità di risorse specifiche assegnate al tavolo in atto di indirizzo durante il rinnovo contrattuale. Una eventuale, comunque, pronuncia positiva, qualora il diritto venisse accertato e dichiarato imprescrivibile – non come molto probabilmente negativa e dichiarata manifestamente infondata con forti condanne alle spese – potrebbe essere esperita in qualsiasi momento dai singoli ricorrenti.

Commentando lo sblocco del 2013, il leader dell’Anief ha detto che “una sentenza della Corte Costituzionale se ha permesso lo sblocco delle trattative che hanno portato al rinnovo del 2016/2018, dall’altra parte ha considerato legittimo persino il blocco della indennità di vacanza contrattuale avvenuto fino alla pubblicazione della sentenza per tutto il periodo precedente (2008/2015). Come Anief, già abbiamo posto il problema al ministro Giuseppe Valditara e rappresentato in Aran. L’occasione per il recupero potrebbe essere l’utilizzo dei 300 milioni nella disponibilità del tavolo secondo l’accordo politico del 10 novembre scorso, ma servirebbero almeno altri 100 milioni in più al netto di quelli da utilizzare per la valorizzazione del personale DSGA e ATA. Adesso più che mai – conclude Pacifico – tocca al Governo dare una risposta”.

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