In Italia un bimbo su cinque è in sovrappeso, uno su dieci è obeso. L’allarme degli esperti: “Poca educazione motoria, solo il 46% delle scuole ha palestre idonee”

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In Italia, quasi un bambino su cinque tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso, quasi uno su dieci è obeso. Eppure, l’attenzione all’attività fisica nelle scuole italiane è ancora carente: più della metà degli istituti non ha una palestra adeguata e le ore di educazione fisica sono appena due a settimana.

È quanto emerso dall’evento “Salute in azione. Lo sport per un futuro sano e sostenibile”, promosso dal network PreSa e dalla Fondazione Mesit.

Marco Trabucco Aurilio, presidente di Fondazione Mesit, ha sottolineato il paradosso di una scarsa attenzione allo sport, nonostante il dibattito sulla carenza di risorse per il Servizio Sanitario Nazionale.  “L’inattività fisica ha un enorme impatto sanitario ed economico”, ha spiegato, citando i dati dell’OMS (6% dei decessi nel mondo) e dell’OCSE (1,3 miliardi di euro di costi in Italia). “Investire nello sport scolastico genera risparmi a lungo termine per il sistema sanitario“, ha aggiunto, riferendosi a uno studio dell’Università di Milano Bicocca.

Tra i principali problemi, la mancanza di strutture adeguate: solo il 46% delle scuole ha palestre idonee, con una situazione particolarmente critica al Sud. Positivo, secondo Trabucco Aurilio, lo stanziamento di 335 milioni di euro da parte del Governo nel 2024 per il miglioramento delle palestre, con il 72% delle risorse destinate al Mezzogiorno.

Resta però critica la scarsa valorizzazione dell’educazione fisica, con sole due ore settimanali contro le raccomandazioni dell’OMS. “È necessario investire di più nello sport”, ha concluso il presidente di Fondazione Mesit, “è un’arma decisiva per la salute e la sostenibilità del Paese”.

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