In Francia stop alla materia “Tecnologia” al primo anno delle medie. Protesta delle associazioni: “Riscoprire l’artigianato e la manualità come strumento educativo”
Mentre la società moderna celebra la tecnologia e il digitale, la Francia riscopre il valore dell’artigianato come strumento educativo. Al centro del dibattito, la soppressione della materia “Technologie” al primo anno delle scuole medie, una decisione che ha sollevato non poche critiche.
L’associazione “L’oro nelle mani”, portavoce di questa rinnovata attenzione per la manualità, sostiene che privare i ragazzi del contatto con il lavoro manuale significhi limitare il loro apprendimento e la loro capacità di interagire con il mondo reale.
Attraverso un manifesto pubblicato su Le Monde, l’associazione lancia un appello per il ripristino della materia, sottolineando come l’esperienza pratica sia fondamentale per sviluppare creatività, spirito critico e capacità di problem-solving.
“L’oro nelle mani” promuove progetti che coinvolgono artigiani locali in attività scolastiche, offrendo ai ragazzi l’opportunità di imparare utilizzando strumenti tradizionali e confrontandosi con la concretezza della materia. Un approccio che non solo valorizza la diversità delle intelligenze, ma che getta le basi per la formazione di future generazioni di artigiani, figure sempre più ricercate in un’epoca dominata dalla produzione di massa.
In un’epoca in cui i giovani trascorrono ore incollati agli schermi di smartphone e computer, il ritorno alla manualità assume un valore ancora più significativo. L’esperienza tattile e creativa del lavoro artigianale si propone come antidoto all’isolamento e alla passività del mondo virtuale, aiutando i ragazzi a sviluppare un rapporto più sano e consapevole con la tecnologia.