In classe senza docenti, ma con i robot. A Londra l’esperimento che fa discutere: “La disumanizzazione è in corso”, “Bellissimo, saprà coinvolgere più di molti professori che insegnano per ripiego”
Un esperimento destinato a far discutere è in procinto di iniziare al David Game College di Londra: un corso di preparazione al Gcse (l’esame che si sostiene a 16 anni in Inghilterra) sarà interamente gestito dall’intelligenza artificiale, senza la presenza fisica di un insegnante in aula.
Ventidue studenti minorenni, al costo di oltre 30 mila euro l’anno, seguiranno le lezioni con visori per la realtà virtuale e profili personalizzati su una piattaforma digitale. L’obiettivo è quello di adattare il percorso di apprendimento alle esigenze individuali di ogni studente. Tre tutor saranno presenti a rotazione per fornire assistenza e supervisione al gruppo.
I commenti
L’iniziativa ha scatenato un’ondata di commenti contrastanti. Molti utenti online hanno espresso preoccupazione per la disumanizzazione dell’istruzione, sottolineando l’importanza fondamentale del rapporto umano tra docente e studente. La componente relazionale, emotiva ed educativa, sostengono, è insostituibile e fondamentale per la crescita personale e sociale dei ragazzi.
“Come si può pensare di sottrarre la componente relazionale ed educativa dal processo di insegnamento e apprendimento? Distopia!“, commenta un utente. “La disumanizzazione è in corso!!! Questo Mondo mi fa sempre più paura!”, scrive un altro.
C’è chi ironizza sulla situazione: “Piuttosto che una scuola senza insegnanti proporrei un Governo senza ministri, viste le boiate che stanno facendo”. Altri ancora si mostrano sbigottiti: “Siii stupendo mi viene il vomito…cit Vasco Rossi”.
Non mancano, tuttavia, voci a favore dell’iniziativa. Alcuni vedono nell’intelligenza artificiale un’opportunità per un apprendimento più coinvolgente e personalizzato, capace di adattarsi ai ritmi e alle esigenze individuali. “Bellissimo, sicuramente saprà coinvolgere più di molti professori che insegnano per ripiego”, commenta un utente.
Altri ancora invitano a riflettere sul ruolo della tecnologia nella società moderna: “Ma perché leggo tutte queste critiche! I ragazzini non socializzano più, vivono attaccati al computer o al cellulare sin dalla tenera età. Di cosa vi preoccupate? Staranno più attenti e sicuramente i genitori che passano la vita a lamentarsi degli insegnanti se la prenderanno nel secchio!”.