In Campania la scuola riparte a corto di docenti e ATA, i sindacati lanciano l’allarme: si ricercano anche laureandi all’Università
Non è un inizio lezioni semplice in Campania: la scuola ripartirà il 13 settembre a corto di personale scolastico. A lanciare l’allarme sono i sindacati, così come riferisce Il Corriere del Mezzogiorno. “Al Volta abbiamo 13 posti vacanti di sostegno su 25 di organico. Garantito, peraltro, anche da 15 supplenti annuali” spiega Marco Ugliano, coordinatore dei dirigenti scolastici della Cisl e titolare dell’incarico al Volta.
Una soluzione secondo Ugliano sarebbe permettere alle scuole di assumere direttamente i supplenti: “Speriamo che quei 13 posti saranno coperti in tempi brevi. L’anno scorso gli ultimi insegnanti di sostegno presero servizio dopo Natale. Potrei provare a nominare io i supplenti a livello di scuola, ma poi sarebbero sostituiti da quelli assegnati dall’ufficio scolastico regionale e cambiare il professore dopo poche settimane è controproducente per un ragazzo disabile. Sarebbe utile che si desse facoltà alle scuole di coprire i posti vacanti sul sostegno con supplenze annuali senza aspettare il ministero“.
Una soluzione solo temporanea perché poi arriverebbero le nomine dell’Ufficio scolastico e i ragazzi dovranno cambiare insegnante dopo poche settimane o qualche mese.
Ancora problemi con le graduatorie: gli Uffici scolastici stanno ripubblicando le GPS per il biennio 2022/23 e 2023/24 negli ultimi giorni, ma ancora abbandono gli errori in molte province. E’ il caso di Napoli con tutte le conseguenze che ne derivano, così come sottolinea Vannini, segretario della Uil della Campania: “Le graduatorie pubblicate giovedì sera sul sito dell’Ambito Territoriale di Napoli sono piene di errori: docenti esclusi che non lavoreranno per i prossimi due anni, altri per i quali non si è provveduto a sistemare il punteggio e saranno scavalcati, altri ancora che si ritrovano con un punteggio gonfiato e rischiano di essere penalizzati dopo la convalida che farà la scuola di servizio“.
A tutto ciò si aggiunge la mancanza di personale ATA sufficiente: “Sto ricevendo – spiega Ugliano – numerose segnalazioni di colleghe e di colleghi in difficoltà. C’è la necessità di rivedere i parametri ai quali si fa riferimento per assegnare il personale Ata alle scuole. Sono il frutto dei tagli adottati all’epoca del ministro Gelmini e non funzionano“.
E non è facile trovare insegnanti per materie come informatica ed elettrotecnica, una difficoltà che in realtà è nota. Lo dimostrano i tanti interpelli che le scuole pubblicano ogni anno per cercare ingegneri. “È complicato trovare un docente per una supplenza. Le classi di concorso sono esaurite ed i laureati si orientano verso il settore privato e non verso l’insegnamento. Io ho fatto richiesta all’Università per neolaureati e laureandi” dice Ugliano.