In California, una proposta di legge contro le sostanze chimiche nei pasti scolastici
A Sacramento, in California, è in corso un dibattito riguardante l’eliminazione di cibi colorati artificialmente dalle scuole pubbliche. Dopo l’invito del governatore Gavin Newsom a limitare l’uso degli smartphone in classe, questa settimana lo Stato potrebbe adottare una legge che proibisce l’uso di coloranti nei pasti scolastici.
Regole attuali e nuove restrizioni
Attualmente, le scuole californiane offrono gratuitamente colazione e pranzo agli studenti di età compresa tra 4 e 18 anni, con l’obbligo di servire alimenti a base di frutta, verdura, latticini, proteine o cereali integrali. Le normative esistenti stabiliscono limiti per calorie, zuccheri e grassi, ma il nuovo provvedimento potrebbe vietare l’uso di sette coloranti artificiali specifici (Blue No. 1, Blue No. 2, Green No. 3, Yellow No. 5, Yellow No. 6 e Red No. 40).
Preoccupazioni e controversie
Nonostante la Food and Drug Administration non consideri queste sostanze pericolose, alcuni studi sostengono che potrebbero causare danni, soprattutto ai bambini con sindrome da iperattività e deficit di attenzione. Jesse Gabriel, deputato democratico e promotore del disegno di legge #AB2316, ha dichiarato che questi coloranti possono provocare gravi problemi di salute, inclusi danni al DNA, cancro e problemi neurocomportamentali.
Supporto e opposizione alla proposta
Il disegno di legge ha ottenuto il sostegno della maggior parte dei 970 distretti scolastici della California, oltre che di operatori sanitari e numerosi deputati sia democratici che repubblicani. Tuttavia, le associazioni rappresentanti dei produttori di snack e bevande, come la Consumer Brands Association e l’American Beverage Association, si oppongono fermamente all’approvazione della legge.