In California proibito l’uso di alcuni coloranti alimentari nelle scuole

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Dalla California arriva una notizia che riguarda alcuni prodotti che arrivano alle mense scolastiche: una legge approvata a settembre proibisce l’uso di sei coloranti artificiali – blu 1, blu 2, verde 3, giallo 5, giallo 6 e rosso 40 – nel cibo venduto o offerto nelle scuole.

Partendo da una ricerca sistematica della letteratura sul tema, si legge su Focus, il California School Food Safety Act (questo il nome della nuova norma) ha rilevato un’associazione tra coloranti alimentari artificiali e disturbi neurocomportamentali nei bambini come disattenzione, iperattività e irrequietezza.

Per il momento si tratta di un atto che riguarda solo lo stato della California. Dunque, gli altri stati non hanno preso alcuna decisione in merito. Nè tantomeno, c’è un’emergenza che riguarderebbe anche l’Europa e l’Italia, dato che molti coloranti alimentari legali negli Stati Uniti non lo sono infatti nel Vecchio Continente, come il rosso 3, il verde 3 e il biossido di titanio (E171), quest’ultimo uno dei più usati oltreoceano per tingere caramelle, dentifrici e bevande al caffè. Anche il rosso 40, il giallo 5 e il giallo 6 possono essere utilizzati in Europa solo se accompagnati dalla dicitura sull’etichetta dell’alimento “può avere effetti avversi sull’attività e l’attenzione dei bambini”.

Inoltre, per il momento non esistono prove certe che questi coloranti vietati in California possano causare realmente i disturbi elencati.

Infatti, per avere prove certe bisogna testare i coloranti separatamente e dunque ciò appare piuttosto improbabile appurarlo. Per questo i risultati possono al massimo mettere in luce una correlazione tra consumo di coloranti e disturbi del comportamento, ma mai una causalità.

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