In Alto Adige è scontro sull’orario scolastico unico. Per la Federazione degli Sport Invernali così per gli studenti sarà impossibile allenarsi

La proposta di introdurre un orario scolastico unico in Alto Adige ha sollevato una forte opposizione da parte del Comitato regionale della Federazione degli sport invernali (Fisi).
La Fisi, che rappresenta circa 6.000 atleti, sostiene che l’orario scolastico unico dalle 7.30 alle 14.30 renderebbe impossibili gli allenamenti pomeridiani durante la settimana per alcuni sport.
Markus Ortler, presidente del Comitato regionale Fisi, ha espresso la sua preoccupazione per l’impatto che l’orario scolastico unico avrebbe sullo sport giovanile. “Se la scuola finisce alle 14.00 addirittura alle 14.30, di fatto non sarà più possibile fare un allenamento di sci. Finché i ragazzi sono sulle piste, diventano le 15 se non più tardi. E poi non c’è più tempo per allenarsi davvero, visto che gli impianti chiudono alle 16“, ha dichiarato Ortler al Corriere del Trentino.
La Fisi ricorda che nei mesi invernali vengono formate migliaia di giovani sportivi, che si allenano più volte durante la settimana e nei fine settimana prendono parte alle gare più disparate in discipline che spaziano dallo slittino su pista naturale allo sci alpino, passando per il biathlon e il salto con gli sci. Ed è proprio durante gli anni giovanili che si gettano le basi che in alcuni casi portano a carriere professionistiche di alto livello, ricche di successi.
Secondo Ortler, “questi cambiamenti non dovrebbero avvenire a scapito delle numerose associazioni di volontariato e dei ragazzi. Più dura la scuola al pomeriggio, meno tempo rimane per lo sport che è essenziale per uno stile di vita sano e trasmette molti valori”. L’auspicio finale è che anche le federazioni sportive siano coinvolte negli incontri politici. “Sarebbe importante sentire anche il nostro punto di vista” conclude.