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Imu, arriva la scadenza del saldo, ma c’è chi è esentato dal versamento dell’Imposta

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Rottamazione IMU

In arrivo il consueto appuntamento con la seconda rata IMU, quella del saldo. Anche quest’anno è il 16 dicembre la data entro cui saldare il conto con l’Imposta municipale Unica. Ma ci sono alcune novità che esonerano dal pagamento alcuni contribuenti.

Scade il 16 dicembre prossimo il canonico appuntamento con l’IMU 2021. La seconda ed ultima rata dell’Imposta Municipale Unica, quella a saldo, va pagata entro tale data. Dopo il versamento dell’acconto 2021, che scadeva il 16 giugno , per milioni di italiani è in arrivo il nuovo appuntamento con il saldo.

La scadenza del 16 dicembre oltre che utile al pagamento del saldo IMU, è utile anche per chi ha omesso il precedente versamento o per chi ha versato una cifra inferiore. Infatti è possibile ancora utilizzare il ravvedimento operoso. Una novità collegata alla particolare situazione emergenziale che da due anni ormai stiamo vivendo, è l’esonero dal versamento dell’IMU per i proprietari immobiliari che hanno a che fare con inquilini morosi.

IMU saldo dicembre, chi deve pagare?

Sono tenuti a versare il saldo dell’IMU a dicembre, tutti coloro che erano già soggetti al versamento dell’acconto di giugno. Nello specifico quindi, sia per l’acconto che per il saldo dell’IMU i soggetti tenuti al versamento sono coloro che risultano proprietari di:

  • Fabbricati, ad esclusione della  casa di abitazione principale e relative pertinenze, dell’interessato e del suo nucleo familiare;
  • Abitazione principale se il fabbricato censito in Catasto come case di lusso o di particolare interesse, cioè alle categorie catastali  A/1, A/8 e A/9);
  • Aree fabbricabili;
  • Terreni agricoli ad esclusione di quelli con sede in Comuni Montani.

Devono pagare l’IMU a dicembre, il proprietario dell’immobile tra quelli prima citati o il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie.  Assoggettato ad IMU anche il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali, il locatario per gli immobili, anche nei casi di locazione finanziaria o di immobili ancora da costruire o in fase di costruzione.

Calcolo IMU, quanto pagare?

In linea di massima le regole per il pagamento dell’IMU a dicembre sono le medesime di quelle di giugno. C’è però da prestare attenzione alle aliquote da applicare. Infatti occorre verificare che il proprio Comune, o meglio, quello dove ha sede l’immobile assoggettato ad IMU, abbia o meno prodotto la consueta delibera con cui vengono fissate queste aliquote. I Comuni hanno tempo fino a novembre per produrre le delibere IMU relative all’anno di imposta corrente.

Evidentemente, ci sono molti contribuenti che hanno pagato, come regola vuole in assenza di deliberazione delle Giunte comunali, l’acconto di giugno utilizzando le aliquote del 2020. Se queste sono state confermate dal Comune, a dicembre per il saldo occorrerà versare la medesima rata versata in acconto a giugno.

Nel caso in cui il Comune in vista del saldo di dicembre, ha prodotto nuove aliquote, il versamento deve essere a conguaglio. Occorrerà versare il surplus se le aliquote 2021 sono state ritoccate in aumento dal Comune, oppure occorre versare una rata a saldo inferiore alla rata in acconto, defalcando quanto versato in più utilizzando l’aliquota 2020 più alta della nuova 2021.

Inquilini morosi? Il padrone di casa può non pagare l’IMU

Una delle novità in materia IMU in vista del nuovo appuntamento con il saldo di dicembre è l’esenzione dal pagamento per determinati proprietari immobiliari che sono alle prese con problemi legati ad inquilini morosi.

Parliamo dei proprietari di case cedute in locazione ad inquilini poco virtuosi nel pagamento dei canoni di affitto. Per molti proprietari di case che devono versare l’Imu per il proprio immobile, precedentemente  ceduto con contratto di fitto ad inquilini morosi, il saldo di dicembre non è dovuto. E ci sarebbe anche la possibilità di chiedere il rimborso per l’acconto se è stato versato a giugno.

Tutto stabilito dal Ministero dell’Economia, che il 30 settembre ha emanato il decreto con cui esonera dal versamento dell’IMU, questi proprietari di immobili. Occorre però rispettare determinati requisiti. Infatti occorre che ci sia un provvedimento di sfratto, anche se non esecutivo per via della salvaguardia offerta dal governo ai morosi a seguito dell’emergenza epidemiologica.

La procedura di sfratto deve essere stata avviata nel 2020. L’agevolazione riguarda le persone fisiche e non quelle giuridiche. Inoltre, l’oggetto del contratto di locazione deve essere ad uso abitativo.

Va sottolineato che i soggetti che rientrano in questa esenzione sono coloro che hanno ottenuto la convalida dello sfratto entro il 28 febbraio 2020. E come detto, anche se l’esecuzione della procedura di sfratto è stata sospesa per i già citati provvedimenti emergenziali del governo.

Per ottenere l’esonero occorre presentare domanda al Comune a cui andrebbe versata l’IMU. Una domanda che deve riportare, oltre ai dati anagrafici del richiedente nonché proprietario dell’immobile, anche gli estremi del provvedimento di sfratto, i dati catastali dell’immobile oggetto del provvedimento e i dati del contratto di locazione.

Dal momento che il decreto del MEF è giunto a settembre e che a giugno molti hanno provveduto a pagare l’acconto IMU, si può chiedere il rimborso della rata di acconto già versata. In questo caso alla domanda di esonero va allegata anche la ricevuta del versamento dell’acconto. La domanda può essere presentata, per ottenere il rimborso, entro giugno 2022.

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