Assunzioni. Coordinamento TFA: ruolo ai ricorrenti delle suppletive e mancata pubblicazione elenchi idonei, MIUR non tutela candidati concorso
Associazione Coordinamento Nazionale TFA – L’estate è ormai inoltrata, le nuove immissioni alle porte, ma la situazione per gli abilitati vincitori e idonei di concorso 2016 è tutto meno che chiara.
Il dubbio è che la sorte professionale di tanti docenti sia affidata all’improvvisazione e/o alla disorganizzazione. Come altrimenti interpretare vicende come la mancata pubblicazione degli elenchi idonei extra 10% da parte di alcuni Usr (con conseguente mancata convocazione per l’immissione, anche ove ci fossero i presupposti appositamente stabiliti e normati dal Miur) o la scelta da parte del Miur di non intervenire ufficialmente in merito alla convocazione/immissione dei ricorrenti inseriti a pettine nelle precedenti GM definitive a seguito delle prove suppletive?
Nel primo caso, nonostante il Miur si sia pronunciato, è evidente il mancato controllo dell’operato dei singoli Usr, che non si coordinano tra loro. Nel secondo caso invece, nonostante il sottosegretario Toccafondi avesse annunciato tutele e garanzie per chi fosse inserito nelle GM, in risposta ad un’interrogazione parlamentare urgente dell’onorevole Ghizzoni, nessuna iniziativa è seguita da parte del Miur e possiamo aspettarci anche in questo caso che i singoli Usr opereranno discrezionalmente, senza un orientamento generale comune.
Già infatti, nonostante il Consiglio di Stato con una sentenza del 2015 tutelasse coloro che fossero inseriti in GM di concorsi pubblici dall’estromissione e dalla retrocessione, gli Usr hanno prima rettificato le graduatorie eliminando e spostando i precedenti vincitori/idonei, poi alcuni hanno comunicato l’accantonamento dei posti riservati ai ricorrenti inseriti con riserva, altri l’immissione con eventuale successivo depennamento, altri ancora tacciono.
Il CNT chiede certezza e rispetto dei diritti degli abilitati vincitori e idonei, anche per tutelare chi entrerà successivamente nelle GMR a regime transitorio. Una cosa è sicura: in questo modo non è proprio più possibile procedere.