Immissioni in ruolo da GaE primaria e infanzia stravolte da nuovi inserimenti diplomati magistrali
Il Miur ha avviato le operazioni relative alle immissioni in ruolo per l'a.s. 2016/17. Le più delicate e attese sono quelle relative alla scuola di infanzia e primaria.
Il Miur ha avviato le operazioni relative alle immissioni in ruolo per l'a.s. 2016/17. Le più delicate e attese sono quelle relative alla scuola di infanzia e primaria.
Le prime, quelle per l'infanzia, perchè si tratta di riparare al danno subito con il piano straordinario 2015, hanno l'obiettivo di svuotare le Graduatorie di merito del concorso 2012 e prevedono una fase regionale e – per chi l'ha chiesta – una fase nazionale. Svuotate o meno, tali graduatorie saranno soppresse alla fine della procedura di immissioni in ruolo 2016/17 (conclusione prevista per il 15 settembre 2016).
Le GaE. Coloro che lo scorso anno non presentarono domanda o se la presentarono furono beffate dalla fase B e C inesistente per infanzia, attendono quest'anno di poter raggiungere l'obiettivo del ruolo.
Ma le graduatorie ad esaurimento che gli Uffici Scolastici pubblicano in questi giorni sono a volte notevolmente diverse da quelle attese dai docenti già inseriti lo scorso anno. Lo "stravolgimento" è dovuto all'inserimento dei colleghi in possesso del diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/02, che hanno ottenuto dal giudice il diritto a comparire in GaE.
Le conseguenze dell'inserimento sono però diverse a seconda della provincia, e il Ministero non si è curato di fornire delle istruzioni a livello nazionale nelle procedure di immissione in ruolo.
Con la nota Miur n.5237 del 24 febbraio 2016, inviata agli Uffici Scolastici, l'Amministrazione ha in parte risolto la problematica legata all'inserimento in GaE dei diplomati magistrale entro a.s. 2001/02 che hanno ottenuto istanza cautelare.
Stante la pronuncia cautelare infatti, secondo la nota, l'inserimento in GaE deve avvenire a pieno titolo "dando accesso a tutte le utilità ad essa connaturate e da essa discendenti, ivi incluse la destinazione di proposte di assunzione sia a tempo indeterminato che a titolo temporaneo".
Non tutti gli Uffici Scolastici, ci informano i ricorrenti, stanno seguendo queste indicazioni, creando un grave disagio ai docenti, che devono nuovamente ricorrere al giudice per ottenere la semplice applicazione di una nota ministeriale già esistente.
Pertanto c'è un doppio problema: da un lato il diritto dei ricorrenti all'assunzione, dall'altro lo stravolgimento delle graduatorie, inatteso da parte di chi vi era già inserito.