Immissioni in ruolo straordinarie da GPS: provincia scelta per le supplenze diventerà vincolante per almeno altri tre anni

Immissioni in ruolo 2021/22, straordinarie anche da GPS prima fascia per docenti con tre anni di servizio negli ultimi dieci: questa l’indicazione contenuta nell’art. 59 del Decreto Sostegni bis. Il provvedimento dovrà ancora seguire l’iter parlamentare e dunque potrà essere modificato, ma questa al momento la previsione inserita.
A conti fatti, si tratterebbe di circa 18.0000 insegnanti, 11.500 su posti di sostegno, 7.000 su posto comune.
I docenti assunti con questa procedura straordinaria verrebbero avviati ad una procedura concorsuale: assunti dapprima con supplenza, avviati al percorso annuale di formazione e prova, sottoposti infine ad una prova disciplinare. Il percorso nel dettaglio
Assunzione nella provincia scelta per le GPS nell’estate 2020
La provincia di assunzione sarebbe dunque quella nella cui GPS di prima fascia il docente è inserito. Una condizione che sta creando qualche malumore tra i docenti, dal momento che la scelta non era legata all’immissione in ruolo ma alle supplenze e valida per due anni (2020/21 ormai trascorso, e il 2021/22).
Vincolo di almeno tre anni
Il vincolo di permanenza nella scuola di assunzione sarebbe di almeno tre anni, se il Decreto sostegni bis decreterà l’abbassamento dell’obbligo da 5 a 3 anni. Quindi 3 anni prima di poter presentare domanda di trasferimento, più gli altri anni eventualmente necessari per ottenere la cattedra nella provincia desiderata, in base a punteggio e preferenza (quanti docenti “immobilizzati” in province non desiderate potrebbero testimoniare la difficoltà di ottenere un trasferimento?)
Una sottigliezza, potrebbe affermare qualcuno, a fronte della prospettiva dell’incarico a tempo determinato.
Ma è anche il principio a valere: il poco tempo a disposizione per avviare l’anno scolastico 2021/22 con tutti i docenti in cattedra può autorizzare a bypassare un passaggio così importante come quello della scelta della provincia? E’ possibile inviare il proprio contributo firmato con autorizzazione alla pubblicazione a [email protected]