Immissioni in ruolo sono su ambito territoriale ma non ci sarà la chiamata diretta
La chiamata diretta è stata sospesa anche per i precari che nell’a.s. 2018/19 otterranno l’incarico a tempo indeterminato.
Assunzioni su ambito territoriale
Le assunzioni avverranno su ambito territoriale. Ossia il docente sceglie, in base a quelli presenti al momento della sua nomina, tra gli ambiti territoriali ancora presenti. Contemporaneamente sceglierà anche la sede, ossia la scuola di servizio.
Ricordiamo che per i concorsi (sia 2016 che 2018), poichè svolti su base regionale, non conta la precedenza di cui alla Legge 104/1992 (art. 21, art. 33 comma 6 e art. 3 3 commi 5 e 7) per la scelta dell’ambito territoriale. L’assegnazione della sede di servizio invece prevista con prioritù ai docenti che usufruiscono dell’art. 21 e dell ‘art. 33 comma 6 e dall’ art. 33 commi 5 e 7 della legge 104 /92.
Non c’è più la chiamata diretta
Miur e sindacati, con un accordo di fine giugno, hanno sospeso per l’a.s. 2018/19 la procedura della chiamata per competenze, ossia il passaggio su scuola dei docenti nominati su ambiti territoriali, tramite il curriculum da presentare ai Dirigenti Scolastici. Non appena possibile la chiamata diretta sarà abrogata definitivamente.
Nella scelta della sede i docenti assunti da concorso hanno la priorità rispetto ai docenti delle Graduatorie ad esaurimento. Questo vale sia per il concorso 2016 che 2018.
I docenti assunti a tempo indeterminato stipuleranno, con il Dirigente della scuola che sceglieranno, un contratto triennale.
L’USR Toscana ha già dato disposizioni sulla scelta dell’ambito territoriale. Immissioni in ruolo, scelta sede dal 21 luglio. Ecco dove