Immissioni in ruolo: per docenti idonei al concorso opportunità in più, non diritto all’assunzione
Gli idonei al concorso a cattedra 2016 sono i docenti che pur avendo superato tutte le prove, nella costituzione delle graduatorie di merito, non si collocano nel numero dei vincitori (corrispondenti al numero dei posti banditi).
Il decreto su reclutamento e formazione iniziale ha abolito il tetto del 10% degli idonei, precedentemente stabilito dalla legge 107/2015.
Questo significa, come detto, che tutti coloro che hanno superato le prove del concorso, possono considerarsi vincitori (se rientrano nel numero dei posti bandi), o idonei.
La misura si è resa necessaria per poter coprire quei posti che altrimenti sarebbero rimasti vacanti pur in presenza di docenti che hanno superato tutte le prove richieste dal concorso.
Gli idonei – puntualizza il Ministero – avranno così un’opportunità in più, che non dà comunque diritto ad essere immessi in ruolo, diversamente dai vincitori.
Tale puntualizzazione conferma quanto anticipato dalla redazione di OrizzonteScuola, ossia che lo status di idoneo non garantirà di per sè a tutti l’assunzione (come accaduto per gli idonei del concorso 2012), ma l’assunzione di ciascun docente idoneo sarà subordinata alla disponibilità del posto nella regione in cui il docente è in graduatoria.
Ricordiamo infatti che la graduatoria di merito del concorso è regionale e che ha validità triennale (alcune sono state pubblicate in tempo utile per le assunzioni a.s. 2016/17, altre saranno pronte per i ruoli 2017/18).
Probabilmente, ma questa è ancora una circostanza tutta da verificare in base agli organici, maggiori disponibilità si verificheranno nelle regioni del nord.
Naturalmente tali docenti potranno seguire il percorso previsto dalla fase transitoria, ossia la prova orale del concorso e l’inserimento nella graduatoria regionale di merito, per giungere comunque al ruolo.
Riproponiamo il servizio in cui avevamo già affrontato correttamente la questione