Immissioni in ruolo e supplenze, in Toscana situazione difficile. Gaudio (Cisl Scuola Firenze): “Non cambierà nulla finché non verrà introdotto il doppio canale”
Manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico, ma in Toscana la macchina organizzativa è ancora in piena corsa per definire l’organico del personale scolastico.
Le procedure per le immissioni in ruolo e le nomine dei supplenti procedono a ritmo serrato, ma le criticità non mancano, a partire da un numero di posti autorizzati dal Ministero inferiore alle reali esigenze.
Per quanto riguarda i docenti, su 3.549 posti disponibili per le immissioni in ruolo, ne sono stati autorizzati solo 2.367, di cui 2.196 effettivamente utilizzati. Un dato che preoccupa i sindacati, che denunciano un livello di precariato ancora troppo elevato.
“Ci sarà lo stesso numero di precariato dell’anno scorso”, afferma, in un’intervista al Corriere Fiorentino, Claudio Gaudio, segretario Cisl Scuola Firenze e Prato. “Non cambierà nulla finché non verrà introdotto il doppio canale di reclutamento, da una parte dai concorsi, dall’altra mediante assunzioni da graduatorie di persone abilitate”.
La stima è che a settembre circa il 25% delle cattedre sarà occupato da docenti precari, con inevitabili ripercussioni sulla continuità didattica. A complicare ulteriormente il quadro, le assunzioni dei vincitori dei concorsi ancora in corso potranno avvenire fino al 10 dicembre, a scuola già iniziata.
A pesare sulla situazione, anche i ritardi accumulati nelle procedure di nomina, dovuti a problemi tecnici con la piattaforma online del Ministero. “La piattaforma è stata messa online solo il primo agosto e all’inizio non ha funzionato bene”, spiega Pasquale Cuomo, segretario Flc Cgil Toscana. “Poi si è partiti a tutta velocità, ma i tempi sono stretti”.
Il precariato non risparmia neppure il personale ATA. Su 403 posti disponibili per gli assistenti amministrativi, ne sono stati autorizzati solo 139. Ancora più critica la situazione per gli assistenti tecnici (39 assunzioni su 205 posti) e i collaboratori scolastici (463 su 1.319).
“L’organico ATA, già scarso, andrebbe tutto coperto da personale di ruolo”, sottolinea Gaudio. “Invece si arriva a coprire a malapena il turn over dei pensionamenti”.
La Toscana si appresta quindi ad affrontare un nuovo anno scolastico con diverse incognite sul fronte del personale scolastico.