Immissioni in ruolo, come saranno per infanzia e primaria a settembre 2020

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Le immissioni in ruolo dell’estate 2020 saranno esattamente come quelle della stagione precedente, con la differenza che nelle GaE potrebbero esserci meno candidati, perché nel frattempo sono intervenute le sentenze di merito relativi ai diplomati magistrale. 

Una nostra lettrice chiede

La contatto per avere un suo parere circa la questione dei docenti, in particolare di infanzia e primaria che nel 2019 hanno partecipato al concorso straordinario. Nello specifico molti di loro non sono stati assorbiti e sono tutt’ora in stallo nelle graduatorie regionali. Mi domando, che senso ha bandire un ulteriore concorso ordinario? A suo avviso quali sono le intenzioni del governo?

Immissioni in ruolo 2020

Le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2020 si svolgeranno al 50% dalle Graduatorie ad esaurimento e al 50% dalle graduatorie dei concorsi.

Delle immissioni in ruolo 2020 faranno parte dei provvedimenti che devono ancora essere messi in atto, e cioè assunzioni su posti Quota 100, fascia aggiuntiva ai concorsi 2016, e call veloce che dovrebbero smaltire – non sappiamo ancora in quale misura le graduatorie esistenti. Il meccanismo delle nuove assunzioni 

No assunzioni da concorso ordinario infanzia e primaria 2020

Per l’anno scolastico 2020/21 non ci saranno assunzioni dal concorso ordinario infanzia e primaria bandito il 28 aprile 2020. A mala pena si sarà conclusa la fase di presentazione delle domande.

Assunzioni da settembre 2021

I vincitori e gli idonei del concorso ordinario infanzia e primaria 2020 potranno cominciare ad essere assunti da settembre 2021.

Da quella data, pur rimanendo in piedi il meccanismo 50% GaE e 50% concorsi, il 50% dei concorsi sarà suddiviso tra il concorso straordinario 2018 e il concorso ordinario 2020.

Inoltre i posti non assegnati nel 2020/21 al concorso ordinario dovranno essere recuperati l’anno successivo.

Che senso ha bandire un ulteriore concorso ordinario?

Rispondiamo alla domanda della docente ricordando che il Decreto Dignità prevedeva l’indizione contemporanea del concorso straordinario e ordinario. Pertanto, a livello normativo, è stato accumulato per varie ragioni più di un anno di ritardo nella pubblicazione del bando.

Per quanto riguarda l’opportunità politica di rinviare il concorso ordinario per più di anno, non tocca a noi rispondere.

La legge infatti prevede comunque la suddivisione dei posti tra le due tipologie di concorso. E quindi si sta dando seguito alla normativa.

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