Immissioni in ruolo ATA, Uil Scuola Rua: “Numeri insufficienti. La scuola non può più essere utilizzata per il contenimento della spesa”

“Un consueto copione che ormai si ripropone da tempo. Numeri insufficienti che evidenziano le solite scelte ragionieristiche attraverso le quali si pensa di fare cassa. La scuola non può più essere utilizzata per il contenimento della spesa”: così la Uil Scuola Rua in una nota dopo l’incontro con il ministero dell’istruzione e del merito sulle immissioni in ruolo ATA 2023/24.
“A ciò si aggiunge la riforma dell’ordinamento ATA che, a seguito dell’ipotesi di contratto firmata all’Aran – non firmata dalla UIL – prevede la rivisitazione dei profili con ulteriore aggravio di mansioni per tale personale, già oberato da incombenze spesso totalmente estranee agli obblighi contrattuali. Un esempio chiaro è Passweb, l’assistenza specialistica agli alunni disabili o la gestione della rete informatica d’Istituto” aggiunge.
“Il PNRR poteva rappresentare una svolta per risolvere varie questioni aperte e, certamente, bisognava fare di più per rendere stabile l’organico ex covid. Non è stato fatto e ciò ha portato solo ad un sovraccarico del lavoro che ricade sulle segreterie e sui dirigenti scolastici. Inoltre, la svolta digitale auspicata dal Governo e fissata nel Pnrr richiederebbe la presenza di assistenti tecnici in ogni scuola. È una nostra vecchia proposta” evidenzia il sindacato.
“Una politica attenta si misura sull’esistente, deve saper fotografare la situazione attuale. Come Federazione UIL Scuola Rua abbiamo ribadito, ancora una volta, la necessità di un intervento legislativo, indispensabile per avviare un piano straordinario di immissioni in ruolo e l’ampliamento dell’organico ATA rendendo stabile l’adeguamento previsto anche per il c.d. organico covid” conclude.