Troppe supplenze, Bussetti: nessun allarmismo, siamo già al lavoro. Piano per abbattere precariato
Mentre da più parti si denunciano le difficoltà che si avranno il prossimo anno scolastico, per la vacanza di numerose cattedre, al Miur si lavora per un regolare avvio dell’anno scolastico.
Supplenze 2019/20, “saranno almeno 150-170 mila”
Incontro Miur-direttori USR
Come annunciato dopo l’incontro al Ministero del 12 luglio, in data odierna il Miur sta illustrando le istruzioni operative per le immissioni in ruolo a.s. 2019/20.
L’obiettivo è quello che tutti gli Uffici si uniformino alla procedura indicata dal Ministero:
La #scuola non va in vacanza! Al lavoro al MIUR Social con i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali per preparare un inizio d’anno regolare. Stiamo facendo la nostra parte per avere a settembre insegnanti in cattedra, dirigenti in ogni scuola e personale amministrativo nelle segreterie. Sono orgoglioso dell’impegno di tutto il personale della scuola, in tutti gli uffici periferici.
Supplenze
Per quest’anno si prospettano oltre 150mila supplenze, ragion per cui si teme che l’inizio dell’anno sia tutt’altro che regolare, considerato che non tutti i posti autorizzati potrebbero essere assegnati per mancanza di aspiranti e le difficoltà a reperire supplenti.
Situazione venutasi a creare per la convergenza dei numeri legati al normale tourn over dei pensionamenti e di quelli straordinari legati alla Quota 100. Infatti, i docenti in pensione quest’anno sono 32mila. Senza la Quota 100 sarebbero stati circa la metà.
Bussetti, “nessun allarmismo”
Risponde tramite il TGCom 24 il Ministro Bussetti sulle polemiche legate ai posti vacanti che andranno a supplenza con l’inizio del nuovo anno scolastico. “Lavoriamo per stabilizzare il corpo docente”.
Sui posti vacanti, il Ministro ha assicurato che verranno coperti in parte con le assunzioni da graduatorie e da concorsi già da settembre.
Sulla questione precariato Bussetti ha poi ricordato l’impegno assunto per l’avvio dei corsi abilitanti per chi ha 36 mesi di servizio e l’avvio di due concorsi ordinari e uno straordinario.
“Così – ha detto – cercheremo di abbattere il precariato e stabilizzare il corpo docente”.