Mondos (Docenti di sostegno): favorevoli agli emendamenti di Orfini e Tasso sulla rimozione del vincolo dei 36 mesi di servizio”

Inviato da Movimento Nazionale Docenti di Sostegno – Come ribadiamo da tempo l’unica soluzione realmente efficace per dare una risposta seria a garanzia dei diritti degli studenti con disabilità ed eliminare l’emergenza sostegno, che ormai sta raggiungendo numeri ragguardevoli, è rappresentata dall’immissione in ruolo degli attuali docenti specializzati, di ogni ordine e grado.
Orbene, quanto proposto dal decreto Sostegni bis, a nostro avviso, non modificherebbe di molto la situazione attuale: il vincolo dei 36 mesi di servizio, inserito nell’articolo 59, permetterebbe a pochissimi docenti specializzati di entrare in ruolo, lasciando però moltissime cattedre scoperte. Per questo riteniamo che la rimozione di tale vincolo come proposta dall’emendamento depositato da Matteo Orfini del PD e l’emendamento depositato da Antonio Tasso, rappresentino la giusta direzione per poter garantire il diritto all’istruzione alle Studentesse e agli studenti con disabilità.
Dai dati in nostro possesso, riteniamo che l’introduzione di una call veloce su base volontaria, in particolare sull’emendamento a firma Orfini, che tocca anche altre criticità, garantirebbe una maggior copertura delle cattedre vacanti e disponibili, permettendo ai docenti specializzati disposti a spostarsi di raggiungere la tanto agognata stabilità e così garantire quella continuità didattica che sembra ormai diventata una chimera per la maggior parte degli studenti con disabilità.
Il nostro auspicio è quello di vedere tutti i partiti raggiungere finalmente una convergenza su un argomento così delicato come quello del sostegno visto che, da quanto si legge, anche il Movimento 5 Stelle e la Lega si sarebbero detti favorevoli alla rimozione del vincolo di servizio. Ma ciò che più ci preme sottolineare è che soprattutto, sul sostegno e a garanzia dei diritti degli studenti con disabilità, nessun partito lotti solo per la propria bandiera: è il momento dell’unità. Il Decreto Scuola, lo scorso anno, non ha previsto nulla per il sostegno didattico. Sia di monito per trovare convergenze e non divisioni sulla pelle di coloro che aspettano da tempo di vedere attuati i propri diritti.