Ilaria Salis: “Amo il mio lavoro e voglio tornare ad insegnare. Per colpa dell’arresto non ho potuto fare il concorso quindi continuerò come supplente”

WhatsApp
Telegram

“Certo che voglio tornare. Amo il mio lavoro e mi è mancato durante questo anno. Purtroppo per colpa dell’arresto non ho potuto partecipare al concorso pubblico a marzo, quindi continuerò a insegnare come supplente”.

Lo ha detto al quotidiano La Repubblica Ilaria Salis, la maestra e attivista detenuta in Ungheria per mesi in condizioni drammatiche e che da poco ha ottenuto i domiciliari.

È stato bello per me ricevere sostegno da colleghi, presidi e genitori, che ringrazio – spiega la maestra – . Se gli alunni mi chiederanno qualcosa, risponderò volentieri alle loro domande. Mi piacerebbe soprattutto parlare di storia, per spiegar loro a quanta inutile sofferenza l’umanità si è sempre condannata. E, purtroppo, continua a condannarsi. Voglio mandare un saluto affettuoso a tutti i miei studenti”.

E ancora, un ricordo del periodo della detenzione: “Mio padre mi ha fatto avere prima l’Inferno di Dante, poi il Purgatorio. Sono libri miei, sono contrassegnati dalle mie note. Li ho letti per ore e ore. Poi fogli di quaderno, su cui ho scritto molto”.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri