“Il vaso di Pandoro” di Selvaggia Lucarelli tra i banchi di scuola: la lettura estiva che fa discutere
L’estate è il momento in cui gli studenti si dedicano alle letture assegnate dai professori per le vacanze. Tra i classici della letteratura, quest’anno spicca una scelta decisamente insolita: “Il vaso di Pandoro” della giornalista Selvaggia Lucarelli, un’inchiesta sul caso del “Pandoro gate” che ha coinvolto l’influencer Chiara Ferragni.
A rendere nota la notizia è stata la stessa Lucarelli, condividendo sui social la mail di una docente che ha deciso di inserire il libro tra le letture consigliate ai propri studenti. La docente, nella sua email, auspica che il libro possa aiutare i ragazzi a sviluppare un senso critico nei confronti del mondo dei social media.
La scelta ha suscitato un acceso dibattito sull’opportunità di affiancare letture “moderne” e “attuali” ai grandi classici della letteratura. Da un lato, c’è chi sostiene che sia importante avvicinare i giovani a temi contemporanei e stimolare la loro riflessione critica su fenomeni come l’influencer marketing e la beneficenza. Dall’altro, c’è chi ritiene che la scuola debba concentrarsi sui capisaldi della letteratura, lasciando spazio ad altri contesti per l’approfondimento di temi di attualità.
La questione solleva interrogativi più ampi sul ruolo della scuola nella formazione dei giovani e sulla necessità di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione. È giusto che la scuola si apra a nuove forme di comunicazione e informazione, oppure dovrebbe rimanere ancorata ai classici?
Il dibattito è aperto e le opinioni sono molteplici. Ciò che è certo è che la scelta di questa docente ha acceso i riflettori su un tema di grande attualità, dimostrando come la scuola possa essere un luogo di confronto e di crescita anche su argomenti apparentemente lontani dai programmi tradizionali.
