Il TFA sostegno semplificato “è una sanatoria” e “no a docenti scelti dai genitori”, ma la maggioranza parla di “svolta epocale”. È scontro con l’opposizione sul DL Scuola

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La Camera ha approvato il Decreto Legge “Sport&Scuola”, che apporta delle importanti modifiche per il nuovo anno scolastico 2024/2025, con il potenziamento del sostegno agli alunni con disabilità, la possibilità alle famiglie di richiedere la conferma del docente che già segue il proprio figlio con disabilità, l’inclusione degli studenti stranieri e l’addio alla “call veloce” nell’immissione in ruolo dei docenti. Tra i punti più dibattuti: la specializzazione per il sostegno, con il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero, e il commissariamento di INDIRE.

Non ci sta il Partito Democratico

Duro attacco all’approvazione del DL Scuola alla Camera arriva dalla vicepresidente alla Camera e deputata PD, Anna Ascani, secondo cui il provvedimento: “Nasconde un attacco al diritto all’istruzione e mira a creare discriminazioni tra gli studenti.” Tra i punti critici, Ascani cita i “percorsi per il sostegno semplificati” che rischiano di creare frizioni all’interno del mondo scolastico e gli “interventi discriminatori per gli studenti stranieri”. Parole di fuoco anche sulla decisione di commissariare l’INDIRE: “Dopo avergli affidato nuovi compiti. L’ennesima dimostrazione dell’insaziabile appetito di poltrone di questo governo.”

Per la capogruppo del PD in Commissione Istruzione, Irene Manzi, il DL Scuola è: “Un insieme di norme privo di organicità che contiene al suo interno disposizioni palesemente discriminatorie e ingiuste. Non sfugge a nessuno che creare un percorso parallelo e temporaneo di formazione dei docenti di sostegno, realizzato da INDIRE, è nei fatti una sanatoria che rischia di creare disparità di trattamento tra docenti. Si trasmette il messaggio sbagliato per cui una formazione seria, qualificata del docente di sostegno – organizzata dagli Atenei – abbia un valore secondario. Le criticità croniche e strutturali determinate dalla carenza di docenti di sostegno richiederebbero un intervento serio, a cominciare dal tema degli organici.

L’ultimo piano pluriennale di immissione in ruolo di circa 25 mila docenti di sostegno è stato fatto nel 2020 per merito di un altro governo. Qui non c’è nulla sugli organici e sull’accelerazione delle procedure di riconoscimento dei titoli esteri. Il ministero che ha il ‘merito’ nel suo nome crea docenti di serie A e di serie B. Il governo delle ingiustizie non ha ascoltato i soggetti auditi, né accolto i nostri emendamenti a partire dal pre ruolo universitario e le misure per i docenti all’estero. Ha puntato invece a privilegiare una platea di sanati, impedendo ai vincitori del concorso dirigenti scolastici 2017 – oggi fuori regione – il diritto al rientro. Non c’è che dire un capolavoro.”

Un vespaio di polemiche dal M5S

Il DL Sport e Scuola ha sollevato un vespaio di polemiche dal M5S, per le nuove disposizioni riguardanti i docenti di sostegno specializzati all’estero. Per il deputato M5S Gaetano Amato “11.000 insegnanti sono messi spalle al muro da una norma confusa e penalizzante.” Il cuore del problema risiede nella scelta obbligata imposta ai docenti che hanno conseguito la qualifica professionale all’estero e sono in attesa del riconoscimento del titolo in Italia. Dei corsi on line di due mesi al costo di duemila euro per conseguire l’abilitazione. Il decreto, infatti, li costringe ad optare per una delle seguenti alternative:

  • Attendere la conclusione dell’iter burocratico per il riconoscimento del titolo estero, con i tempi lunghi che spesso caratterizzano la pubblica amministrazione;
  • Rinunciare a qualsiasi istanza di riconoscimento e iscriversi ai percorsi formativi INDIRE, sperando di ottenere la specializzazione sul sostegno al termine del percorso.

Per questo motivo, il M5S aveva presentato un ordine del giorno volto a impegnare l’esecutivo a rivedere la norma che introduce il nuovo percorso di specializzazione INDIRE, però bocciato dalla maggioranza; una decisione che Amato definisce un vero e proprio “tradimento” nei confronti di migliaia di docenti “lesi nei loro diritti”. Sul commissariamento di INDIRE, infine, Amato ha sottolineato: “Gira la voce che il nuovo commissario sarà quel Francesco Manfredi che già Valditara fece entrare nel cda di Indire il 6 aprile del 2023.”

La deputata M5S Anna Laura Orrico ha definito il DL Scuola: “L’ennesimo capitolo di un libro horror sulla scuola iniziato con la lettera di richiamo alla preside di Firenze contro la violenza, un monito che assume ancora più valore dopo le inchieste sui rigurgiti nazi-fascisti di Gioventù nazionale. In questo decreto ci sono macchie enormi, come la continuità per i prof di sostegno affidata alle famiglie, o il commissariamento di INDIRE, una istituzione che il prossimo anno festeggerà 100 anni ricevendo in regalo l’ennesima misera operazione spoil system.

Esattamente quanto accaduto con la commissione sui bilanci delle società di calcio, il centro sperimentale di cinematografia e l’Agenzia Nazionale Giovani. Il messaggio che passa è sempre lo stesso: conta chi ha più potere e più denaro. Nel frattempo bocciate la dote educativa mandando le famiglie italiane a settembre verso l’ennesimo salasso. Perché non si chiede di scorporare dai vincoli europei le spese in istruzione anziché quelle militari? L’idea di scuola di questo governo è quella di un luogo di controllo del dissenso. Non più studenti, ma soldati. E a questo ci opporremmo sempre.”

Entusiasmo di Lega e Fratelli d’Italia

Il Ministro Valditara ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione del Decreto, definendolo: “Un ulteriore passo avanti dell’azione riformatrice del governo”. “Il nostro obiettivo – ha detto – è una scuola sempre più inclusiva e con standard qualitativi sempre più alti, una scuola in cui siano valorizzati e promossi i talenti di ogni giovane, indipendentemente dalle condizioni di partenza.”

Entusiasmo dallo stesso Partito di Valditara. Il deputato leghista Rossano Sasso parla di “Svolta epocale per la scuola italiana” sottolineando l’impegno di Valditara e della Lega per supportare gli studenti con disabilità e le loro famiglie.

Tra i punti qualificanti del provvedimento, il deputato leghista cita l’introduzione di nuovi percorsi di specializzazione per docenti di sostegno, la continuità didattica per gli studenti con disabilità e l’introduzione di un docente dedicato all’insegnamento della lingua italiana nelle classi con un’alta percentuale di studenti stranieri.

Anche Fratelli d’Italia mostra entusiasmo, il deputato Gimmi Cangiano ha definito il DL Scuola: “Un ulteriore segnale importante e tangibile di vicinanza alle problematiche della collettività”.

Punti salienti di questa approvazione, sono per Cangiano, il principio della continuità didattica per i docenti a tempo determinato e l’investimento nella formazione per i docenti che ne hanno i requisiti di poter conseguire il titolo di specializzazione sul sostegno. “Dei passi in avanti considerevoli e nella giusta direzione, che si coniugano con le tante novità finalizzate ad un corretto avvio dell’anno scolastico.”

Per il capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione Cultura alla Camera, Alessandro Amorese, il DL Scuola “Contribuisce a ridurre le diseguaglianze e le storture che, in questi settori, penalizzavano studenti e lavoratori”. Da sottolineare per Amorese, il sostegno didattico agli alunni con disabilità, realizzato sia con l’immissione a ruolo di più insegnanti, sia garantendo la loro adeguata formazione con appositi percorsi di specializzazione. Secondo il deputato “Questa legge, fortemente voluta dal governo Meloni, è necessaria e di grande impatto sociale”.

Soddisfazione da Fratelli d’Italia arriva anche dalla Sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, che definisce l’approvazione del DL Scuola “Una risposta concreta alle esigenze, ormai non più procrastinabili, del mondo della scuola”. Per Frassinetti “Professionalità dei docenti e stabilità didattica sono due richieste che le famiglie e il mondo della disabilità ci rivolgono da anni. Con questo provvedimento, finalmente, diamo loro una prima, importante risposta.” La Sottosegretaria ha espresso soddisfazione per l’introduzione di docenti dedicati all’insegnamento della lingua italiana nelle classi con almeno il 20% di studenti stranieri neoarrivati, definendola “Un notevole passo avanti verso l’integrazione degli stranieri a scuola. La padronanza della lingua italiana è fondamentale per colmare i divari e garantire a tutti pari opportunità.”

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