Il tedesco, seconda lingua più richiesta dai datori di lavoro
red – La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia eppure il tedesco è una lingua molto meno studiata e diffusa di altre. In questi anni si è assistito ad un aumento dello studio di lingue come lo spagnolo e ad un arrocamento nello studio dell’inglese (con addirittura la possibilità per le famiglie di optare, alle medie, per corsi di solo inglese) e del francese come seconda lingua.
red – La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia eppure il tedesco è una lingua molto meno studiata e diffusa di altre. In questi anni si è assistito ad un aumento dello studio di lingue come lo spagnolo e ad un arrocamento nello studio dell’inglese (con addirittura la possibilità per le famiglie di optare, alle medie, per corsi di solo inglese) e del francese come seconda lingua.
Sebbene l’inglese rappresenti ancora la lingua del commercio internazionale, alcuni studi hanno dimostrato che l’11 per cento delle imprese esportatrici dell’Unione europea subisce perdite a causa di ostacoli linguistici. Per l’Italia, una delle lingue trascurate è il tedesco
In alcuni settori, come ad esempio il turismo, la conoscenza della lingua teutonica rappresenta una esigenza, a seguito di un aumento della spesa turistica dei tedeschi nel bel paese.
Per questo ed altri motivi il tedesco è la seconda lingua più richiesta dai datori di lavoro, richiesta alla quale non corrisponde un adeguato piano di formazione a livello scolastico.
A farsi carico di una richiesta in tal senso è stato l’On. Cavallaro, che in una interrogazione parlamentare, ha chiesto al Ministro se non ritenga opportuno
- promuovere, in un’ottica di sviluppo economico e di mantenimento delle intense relazioni culturali in essere, l’emanazione di provvedimenti che agevolino lo studio anche del tedesco come seconda lingua straniera, tenendo conto delle effettive esigenze del territorio;
- ristabilire una giusta proporzione tra le seconde lingue straniere studiate nel nostro Paese, attraverso l’individuazione di un numero di cattedre che garantisca almeno stabilmente l’impiego dei docenti già inseriti nelle graduatorie ad esaurimento sia nella scuola secondaria di primo che di secondo grado e la formazione di nuovi docenti e studiosi, per formulare un’offerta linguistica completa ed articolata sul territorio anche per la lingua tedesca;
- sostenere progetti atti a promuovere la diffusione della lingua tedesca in Italia e della lingua italiana in paesi di lingua tedesca, anche al di fuori del contesto scolastico, puntando sullo sviluppo delle nuove tecnologie, sulle attività culturali e ricreative, su esperienze di lavoro all’estero.