Il rientro a scuola, una sfida per tutta la famiglia: ecco i consigli della pedagogista Federica Ciccanti

Il ritorno sui banchi di scuola rappresenta un momento di transizione significativo non solo per gli studenti, ma per l’intera famiglia. La fine delle vacanze estive e il ripristino di una routine più strutturata possono generare stress e apprensione.
Tuttavia, come sottolinea a Rai News, la pedagogista e mediatrice familiare Federica Ciccanti, questo passaggio non deve essere fonte di timore.
Ciccanti sottolinea l’importanza dell’atteggiamento genitoriale in questa fase delicata. L’entusiasmo dei genitori può contagiare positivamente i figli, aiutandoli a percepire il rientro a scuola come un’opportunità di crescita e di nuove esperienze. È fondamentale valorizzare gli aspetti positivi dell’apprendimento e delle nuove relazioni che si formeranno, piuttosto che focalizzarsi sulle potenziali difficoltà.
Un elemento chiave evidenziato dalla pedagogista è il dialogo. Spesso, nella frenesia organizzativa che precede l’inizio dell’anno scolastico, i genitori rischiano di trascurare la comunicazione con i figli. È invece cruciale creare spazi di ascolto per comprendere le loro preoccupazioni, aspettative e speranze.
Ciccanti sottolinea anche l’importanza di favorire l’autonomia, specialmente per gli studenti che si apprestano a frequentare la scuola media. Questo periodo rappresenta un trampolino di lancio verso una maggiore indipendenza, e i genitori dovrebbero gradualmente ridurre il loro coinvolgimento diretto nei compiti scolastici, incoraggiando invece i figli a sviluppare capacità di pianificazione e autogestione.
Un altro aspetto fondamentale è l’atteggiamento verso gli errori. La pedagogista invita i genitori a non sostituirsi ai figli nel risolvere i problemi, ma piuttosto ad aiutarli a comprendere dove hanno sbagliato. Questo approccio rafforza l’autonomia e la resilienza dei ragazzi, preparandoli meglio ad affrontare le sfide future.
Ciccanti consiglia inoltre di evitare un sovraccarico di impegni extrascolastici. Mentre le attività al di fuori della scuola possono essere benefiche, è importante che queste siano scelte in base agli interessi e alle inclinazioni dei ragazzi, evitando di trasformarle in ulteriori fonti di stress o pressione.
Infine, la pedagogista sottolinea l’importanza del confronto e delle regole. In particolare per gli adolescenti, il confronto non giudicante e l’ascolto attivo sono strumenti preziosi per navigare le complessità di questa fase della vita. Allo stesso tempo, stabilire regole chiare e appropriate all’età fornisce ai ragazzi un senso di sicurezza e una struttura all’interno della quale possono sviluppare la propria autonomia.