“Il registro elettronico? Una boiata che toglie crescita”. Morelli, Crepet e Novara contro i genitori “fantasma” che invadono la scuola. Perché ipercontrollo sta distruggendo autonomia dei ragazzi

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Il ruolo dei genitori nel percorso scolastico dei figli sta subendo una profonda trasformazione, con un’ingerenza sempre maggiore che preoccupa esperti e addetti ai lavori.

Non più semplici figure di supporto, ma veri e propri “sindacalisti” che controllano ogni aspetto della vita scolastica, arrivando a pretendere di concordare i voti con i docenti. Un fenomeno che, secondo lo psicoterapeuta Raffaele Morelli, ha conseguenze negative sullo sviluppo e sulla salute mentale degli adolescenti.

L’eccessiva ingerenza e le sue conseguenze

L’eccessiva presenza dei genitori nella vita scolastica dei figli, che si manifesta anche in gesti come preparare lo zaino per ragazzi delle superiori o intervenire sulle valutazioni, priva i giovani della responsabilità e dell’autonomia necessarie per affrontare le sfide. Morelli sottolinea come l’introduzione del registro elettronico abbia ulteriormente ridotto le occasioni per i ragazzi di sperimentare l’errore e imparare da esso. Una visione condivisa dallo psichiatra Paolo Crepet, che definisce il registro elettronico “la più grande boiata mai inventata“, e dal  pedagogista Daniele Novara, che parla di “genitori fantasma” che aleggiano nelle aule, soffocando l’autonomia dei figli.

Ripensare il ruolo e la collaborazione scuola-famiglia

È fondamentale, quindi, ripensare il ruolo dei genitori, che dovrebbero tornare a essere figure di sostegno, incoraggiando i figli a prendere decisioni e a gestire le conseguenze delle proprie azioni. Trovare un equilibrio tra supporto e autonomia è cruciale per una crescita sana. Anche le scuole hanno un ruolo attivo in questo processo, promuovendo un dialogo aperto con le famiglie e educandole sull’importanza di un approccio equilibrato. Creare un ambiente scolastico che valorizzi l’autonomia e la responsabilità personale è essenziale per lo sviluppo degli studenti. Una collaborazione costruttiva tra genitori e insegnanti è la chiave per costruire un sistema educativo che favorisca il benessere e la crescita dei giovani, preparandoli ad affrontare il mondo con resilienza e sicurezza.

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