Il registro elettronico moltiplica l’ansia degli studenti? “App più usata dopo Instagram e Tik Tok, problema psico-sociale non indifferente”. La lettera di tre docenti
Il registro elettronico causa ansia ai ragazzi? L’ipotesi è avanzata da tre docenti, Francesco Genovesi, Alberto Gualandi e Lorenzo Morri, insegnanti dei licei Galvani, Minghetti e Da Vinci di Bologna, in una lettera inviata a La Repubblica.
Il registro elettronico, erede del caro registro di carta, offre molteplici possibilità rispetto al passato tra cui la possibilità di seguire l’andamento scolastico degli studenti, gli argomenti svolti a scuola, avere traccia delle assenze o dei compiti assegnati
Per i professori il registro elettronico, nato per dematerializzare il tradizionale registro e creare un’interfaccia tra studenti, docenti e famiglie, crea ingiustificata ansia negli alunni.
I ragazzi utilizzano compulsivamente l’app del registro elettronico, seconda solo ai social (Instagram e Tik Tok su tutti). Non solo: vogliono sapere subito i voti e pigiano sul testo “refresh” nella spasmodica attesa di capire quale sarà il loro destino scolastico
Per gli insegnanti, poi, c’è la questione della media aritmetica che campeggia, in bella mostra, nella homepage del registro.
I docenti, dunque, si chiedono se la consultazione del registro elettronico non abbia a che fare con l’ansia. Non c’è solo un problema psico-sociale, ma anche democratico: “Insegnanti e dirigenti hanno ancora la facoltà di proteggere ed emancipare la relazione educativa dalle distorsioni più macroscopiche indotte dalla rivoluzione digitale, oppure sono tenuti a cantare sempre e comunque “e magnifiche sorti e progressive” del mondo del web?”.
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