Il referente scolastico COVID 19 nella scuola: chi è? Necessario nominarlo? Quali compiti

E’ stata introdotta una nuova figura nell’ambito dell’emergenza coronavirus tramite le indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia. Documento prodotto dal Gruppo di Lavoro ISS, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler,
Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto. Si tratta della figura del referente scolastico. E qui sorgono delle perplessità in ordine a questa figura che contrattualmente non esiste, è contemplata in via precettiva dal documento appena citato. Sarà obbligatoria nominarla nell’ambito scolastico o si tratta solo di opportunità? Sarà necessaria la disponibilità del nominato che dovrà ricevere specifica lettera d’incarico o si verrà nominati d’ufficio ovviamente sempre con la lettera d’incarico? A parere dello scrivente la figura del referente dovrà sussistere in ogni ambito scolastico ma sarà fondamentale la disponibilità a svolgere l’incarico che non potrà essere imposta da parte dirigenziale d’ufficio, perché ciò non è contemplato da nessuna norma. Il problema si porrà chiaramente nel caso in cui nessuno nella scuola vorrà svolgere il detto incarico dal quale, come per ogni incarico, con giustificati motivi sarà possibile produrre comunque legittime dimissioni. Così come dubbi sussistono sul fatto che questa figura qualora non coincida con quella del Dirigente scolastico possa essere retribuita e come. Ricordiamo che con il FIS il dirigente scolastico può retribuire non più di due collaboratori come accertato da diverse sentenze, per ultima Tribunale di Cagliari decreto 11597/2020 del 31/07/2020. E nel caso coincida con quella del DS se andrà o meno riconosciuto al Dirigente scolastico qualche indennizzo per le ulteriori responsabilità che emergono con questo incarico.
Chi è il referente scolastico?
Il documento citato in premessa afferma che “in ogni scuola deve essere identificato un referente (Referente scolastico per COVID-19), ove non si tratti dello stesso dirigente scolastico, che svolga un ruolo di interfaccia con il dipartimento di prevenzione e possa creare una rete con le altre figure analoghe nelle scuole del territorio”. Dunque il referente se non sarà il dirigente scolastico, andrà individuato dallo stesso in altra figura previa disponibilità dell’interessato che ovviamente andrà debitamente formato.
Sarà necessario nominare almeno un referente per singola sede con sostituto
“Deve essere identificato un sostituto per evitare interruzioni delle procedure in caso di assenza del referente. Il referente scolastico per COVID-19 dovrebbe essere possibilmente identificato a livello di singola sede di struttura piuttosto che di istituti comprensivi e i circoli didattici, per una migliore interazione con la struttura stessa”. Dunque in ogni istituzione scolastica in base alla caratteristica della scuola, di quanti plessi abbia, andrà nominato certamente più di un referente titolare ed un corrispettivo sostituto.
Il referente dovrà essere formato
Una volta nominato il referente ed il suo sostituto devono essere in grado di interfacciarsi con tutti i referenti scolastici identificati, i quali devono ricevere adeguata formazione sugli aspetti principali di trasmissione del nuovo coronavirus, sui protocolli di prevenzione e controllo in ambito scolastico e sulle procedure di gestione dei casi COVID-19 sospetti/ o confermati. È necessaria una chiara identificazione, messa a punto e test di funzionamento anche del canale di comunicazione reciproca tra “scuola”, medici curanti (PLS e MMG)e DdP (attraverso i rispettivi referenti) che andrà adattato in base alla tecnologia utilizzata (es. messaggistica breve, e-mail, telefono etc.).
Quali i compiti del referente?
Il referente scolastico per il COVID-19 deve comunicare al DdP( dipartimento di prevenzione) se si verifica un numero elevato di assenze improvvise di studenti in una classe (es. 40%;il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi) o di insegnanti. Per agevolare le attività di contact tracing, il referente scolastico per COVID-19 dovrà:▪fornire l’elenco degli studenti della classe in cui si è verificato il caso confermato;▪fornire l’elenco degli insegnati/educatori che hanno svolto l’attività di insegnamento all’interno della classe in cui si è verificato il caso confermato;▪fornire elementi per la ricostruzione dei contatti stretti avvenuti nelle 48 ore prima della comparsa dei sintomi e quelli avvenuti nei 14 giorni successivi alla comparsa dei sintomi. Per i casi asintomatici, considerare le 48 ore precedenti la raccolta del campione che ha portato alla diagnosi e i 14 giorni successivi alla diagnosi;▪indicare eventuali alunni/operatori scolastici con fragilità;▪fornire eventuali elenchi di operatori scolastici e/o alunni assenti. Oltre che collaborare con il DPD, informare e sensibilizzare il personale scolastico sui comportamenti da adottare in base alle informazioni assunte dal DPD. Insomma, è una figura che avrà un ruolo importante, innovativa, con delle chiare responsabilità di carattere giuridico e che andrà tutelata a dovere. Quello che si deve evitare è l’improvvisazione e di riempire di ulteriori e responsabilità ed oneri il personale scolastico mandandoli allo sbaraglio e a costo zero per lo Stato.
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