Il prof con la passione del body-building che ha lasciato la carriera da contabile per la scuola: “Sono dolce e disponibile ma pretendo serietà”

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A Milano un prof supplente di matematica con la passione del body-building. Per la scuola ha lasciato un ufficio dove lavorava come contabile. 

La storia è raccontata dal Corriere della Sera, che lo ha intervistato. Racconta di come abbia iniziato durante la didattica a distanza: “Ero emozionato e elettrizzato. Era la mia prima lezione, l’inizio della mia nuova vita da insegnante e loro erano alunni di seconda. Appena ho acceso la webcam, vedendo che ero abbastanza giovane, uno di loro mi ha detto: “Prof, ma lei è uno di noi”. Poi, quando sono andato alla lavagna, sono fioccate le battute sui bicipiti. Diciamo che è stato amore a prima vista. Ho capito che era la mia strada“.

Il giovane supplente di matematica, trasferito da San Ferdinando di Puglia, provincia di Barletta-Andria-Trani, con l’obiettivo di lavorare nel mondo bancario. Invece, da tre anni insegna matematica.

È stato il Covid a provocare una svolta. Il lavoro da contabile non mi dava molte soddisfazioni e farlo in smart working mi ha definitivamente allontanato da questa scelta. Ho ricominciato a studiare da remoto, frequentando corsi che mi permettessero di iscrivermi alle graduatorie provinciali per insegnare matematica, economia o geografia, materie compatibili con la mia laurea. Ero abituato a studiare e lavorare: mentre frequentavo l’università ho fatto l’animatore nei villaggi turistici della zona, il deejay nei locali. Dopo il master mi sono trasferito a Milano. Ho trovato casa a Sesto San Giovanni con un compaesano che, prima che scattasse il lockdown, è tornato a casa. Siamo rimasti io e il mio cane, un Chow Chow. Una volta entrato nelle graduatorie, il 23 dicembre del 2020 ho ricevuto la chiamata per il mio primo incarico. Ero in Puglia, ho preso l’aereo e sono venuto a Cologno per firmare la presa in servizio. Adesso sto facendo un tirocinio per entrare in prima fascia e poi passare di ruolo”, spiega.

Una volta terminata l’emergenza, il prof-body-builder si è presentato in classe dal vivo: “Non sono abituati a vedere insegnanti appassionati di fitness tanto quanto me e allora ci sono stati episodi divertenti. Si era diffusa la voce e ragazzi di altre classi venivano a sbirciare dietro la porta, poi attaccavano bottone. In generale l’impatto nelle classi è stato sempre positivo. Con qualche collega può capitare qualche diffidenza iniziale, poi si risolve. Per il resto, avendo sempre fatto l’animatore, non ho difficoltà a interagire coi giovani“, racconta.

La matematica, la disciplina insegnata dal giovane prof, è una vera passione: “ho avuto la fortuna di avere insegnanti che me l’hanno spiegata bene. Per il resto, sono convinto che anche in matematica valga il detto “Non è quel che servi, ma come lo servi”, dice, aggiungendo che “io m’impegno nella spiegazione e chiedo impegno. Poi cerco di addolcire i concetti più complessi portando qualche dolce: marshmallow, caramelle che piacciono a loro. E dico ai ragazzi che sono i miei “cuoricini”, ma solo in prima e seconda, poi sono troppo grandi”.

Il prof è protagonista anche su TikTok, spiegando che i video “sono girati nell’intervallo. Quando c’è lezione, c’è lezione e basta. Io amo la sostanza, sono informale nei modi e rispondo sempre se hanno bisogno di aiuto per risolvere un esercizio e mi scrivono. Ma c’è molta chiarezza fra noi nella differenza tra i ruoli. Io pretendo serietà e se vanno fuori strada la mia dolcezza viene meno. Divento molto formale e a loro manca il «solito» prof. E quindi tornano nei ranghi. Comunque, anche se può sembrare strano, non amo molto la tecnologia. Ho Instagram, ma TikTok l’ho scoperto vedendo gli alunni che facevano balletti all’intervallo“.

Su ChatGpt? “Ce ne sono parecchi di questi programmi, ma io me ne accorgo, perché conosco lo studente e perché i programmi spesso saltano dei passaggi. Se ho il sentore di qualche escamotage, chiamo l’interessato alla lavagna e gli faccio il “controllo doganale”. Lo chiamo così e loro ridono“.

Sulla condizione di precario, racconta: “Io non amo cambiare scuola ogni anno, ad altri non dispiace. Vorrei restare in questo istituto per sempre. Sono attimi di ansia quando escono le graduatorie e le assegnazioni“.

Certamente, i ragazzi chiedono anche consigli sportivi: “Parliamo di tutto, ma certamente anche di sport. Io ho cominciato a 21 anni a praticare il body building, ma non faccio gare. Mi alleno con la pesistica e un’alimentazione dedicata. Lo faccio per stare bene con me stesso. Agli studenti ho parlato anche del doping. Io li invito ad allenarsi in modo, sano, continuativo”.

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