Il premio Calvino 2010 contro i voti al di sotto del 4. Di’ la tua
red – La Scrittrice Veladiano contrario ai voti al di sotto del 4: "non sono necessari, non fanno bene e possono invece fare male", ha scritto in un editoriale pubblicato da Repubblica.
red – La Scrittrice Veladiano contrario ai voti al di sotto del 4: "non sono necessari, non fanno bene e possono invece fare male", ha scritto in un editoriale pubblicato da Repubblica.
Mariapia Veladiano, scrittrice e preside dell’istituto comprensivo Alta Vallagarina esalta la selta della scuola trentina di non mettere voti agli alunni al di sotto del 4 La scuola trentina prevede che nei primi quattro anni delle elementari i bambini siano valutati per aree di apprendimento”, scrive Veladiano su Repubblica. “Non ci sono voti per le singole discipline. – scrive la Veladiano – A dire che il processo che porta un bambino ad avere gli strumenti per valorizzare le proprie attitudini è meravigliosamente unitario. E non ci sono i voti fino alla terza media. Ci sono giudizi. Articolati ma non bizantini, poche voci che dicono come e cosa è accaduto. Vien così meno la tentazione di quella contabilità lineare della valutazione che i ragazzi delle superiori consegnano a volte all’ultima pagina (il valore simbolico degli spazi!) dei loro diari".
"Nella furia del dibattere" – afferma la scrittrice e dirigente – si vorrebbe far credere che i voti bassi aiutino la qualità e il merito. Non è così. Il Trentino registra l’eccellenza nei test Invalsi e nelle indagini internazionali Ocse-Pisa. Eppure il Regolamento di valutazione della scuola trentina non permette voti sotto il 4 nelle pagelle delle superiori. Dietro c’è una riflessione pedagogica precisa: allo studente si dà un messaggio chiaro, sufficiente a bocciarlo se serve, niente di più. E infatti poi il Regolamento impedisce quella finzione iniqua che è data dai sei necessari a essere ammessi all’esame di stato come invece capita nel resto dell’Italia".
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