Il pornodivo Felicitas si incatena alla scuola dopo stop a sue lezioni: “Adesso incontri in tutta Italia per parlare di educazione sessuale e bullismo”

L’Ufficio scolastico regionale ha annullato una lezione di educazione sessuale programmata all’Istituto Ponti di Gallarate. In seguito a questa decisione, l’attore Max Felicitas ha protestato davanti alla scuola, presentandosi imbavagliato e incatenato. Indossava un giubbotto con la scritta “libertà” ripetuta più volte. Durante la manifestazione, alcuni studenti hanno segnalato problematiche strutturali dell’istituto, tra cui infiltrazioni d’acqua e apparecchiature obsolete.
L’accusa di discriminazione da parte di Felicitas
Secondo Felicitas, il divieto imposto alla sua lezione rappresenta una discriminazione basata sulla sua professione. “Ai ragazzi è stato dato un messaggio bruttissimo, ovvero che si può essere discriminati per il proprio lavoro”, ha dichiarato. L’attore ha precisato che il suo intervento avrebbe affrontato temi come malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione e bullismo.
L’iniziativa nelle scuole e la reazione di Pro Vita e Famiglia
Dopo la sospensione, Felicitas ha rilanciato il proprio progetto, invitando le scuole italiane a organizzare incontri con lui per discutere di educazione sessuale e bullismo. Ha inoltre dichiarato che, in caso di discriminazioni o censure, sarebbe pronto a protestare in tutta Italia a proprie spese.
L’iniziativa ha scatenato una reazione immediata da parte dell’associazione Pro Vita e Famiglia, che ha sollecitato l’intervento del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per impedire lo svolgimento di simili incontri nelle scuole. “L’unico messaggio che la scuola deve trasmettere sulla pornografia è che è un osceno mercato di corpi che si arricchisce sulla distruzione nei giovani di una sana maturazione sessuo-affettiva”, ha dichiarato il portavoce Jacopo Coghe.
La posizione dell’Istituto Ponti e il precedente del Liceo Parini
Il dirigente scolastico dell’Istituto Ponti, Massimo Angeloni, ha spiegato che la sospensione è avvenuta dopo una comunicazione ufficiosa da parte dell’Ufficio scolastico regionale, ma senza una motivazione ufficiale. Ha inoltre messo in evidenza una disparità di trattamento, citando il caso del Liceo Parini di Milano, dove un incontro con Felicitas si è svolto senza opposizioni. “E allora perché al Parini sì e al Ponti no?”, ha chiesto il dirigente.
Il pornodivo è già conosciuto per questo tipo di iniziative, nel 2023 ha, infatti organizzato incontri su malattie sessualmente trasmissibili e cyberbullismo, scatenando anche in quel periodo polemiche tra i docenti.
Frassinetti, rischio messaggio fuorviante
Anche la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha sottolineato che la scelta non costituisce una censura, ma una valutazione di opportunità. “Coinvolgere figure legate all’industria pornografica in attività formative per studenti, anche minorenni, rischia di trasmettere messaggi fuorvianti e non conformi ai principi educativi che la scuola è chiamata a promuovere”, ha dichiarato.