Per il Pontefice l’insegnamento della religione non ferisce la laicità dello Stato

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red – "L’insegnamento religioso confessionale nelle scuole pubbliche, oltre a non ferire la laicità dello Stato, garantisce il diritto dei Paesi a scegliere l’educazione dei propri figli, contribuendo in tal modo alla promozione del bene comune". Lo ha sottolineato Benedetto XVI nel discorso rivolto ad Almir Franco de Sá Barbuda, nuovo ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede.

red – "L’insegnamento religioso confessionale nelle scuole pubbliche, oltre a non ferire la laicità dello Stato, garantisce il diritto dei Paesi a scegliere l’educazione dei propri figli, contribuendo in tal modo alla promozione del bene comune". Lo ha sottolineato Benedetto XVI nel discorso rivolto ad Almir Franco de Sá Barbuda, nuovo ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede.

Le parole sono state pronunciate lunedì 31 ottobre e hanno evidenziato, tra le altre cose, l’opportunità di riaffermare che l’insegnamento religioso confessionale nelle scuole pubbliche indica il riconoscimento della religione come un valore necessario per la formazione integrale della persona. Un insegnamento che, però, non si può ridurre a una generica sociologia delle religioni.

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